Migranti dirottano mercantile, giallo su El Hiblu 1. Salvini rischia nuovo processo

Migranti dirottano mercantile, giallo su El Hiblu 1. Salvini rischia nuovo processo
28 marzo 2019

Sta navigando in acque maltesi Sar e le forze armate dell’isola sono in stato di allerta. Il mercantile El Hiblu 1, come ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini è stato dirottato di migranti soccorsi. L’intervento di soccorso nasce in zona Sar libica. La Guardia costiera libica ha coordinato il soccorso ed ha indicato al mercantile di provvedere al salvataggio di un’imbarcazione in difficoltà con 120 persone a bordo. La Guardia costiera ha indicato anche il porto di destinazione, Tripoli. La nave – battente bandiera delle Isole Palau – si e’ in un primo momento diretta verso il porto della Capitale aderendo ai comandi. Arrivata pero’ a 5-6 miglia dal Tripoli, ha invertito la rotta dirigendosi verso nord ed ora si trova a circa 100 miglia da Malta.

“Vogliono decidere la rotta della crociera, secondo loro dobbiamo decidere dal punto di vista dei dirottatori. Ma l’Italia no, scordatevelo!”. Cosi’ in diretta Facebook il vicepremier Matteo Salvini a proposito del mercantile El Hiblu 1 dirottato. Il ministro dell’Interno ha mostrato ai follower una cartina del mar Mediterraneo con Malta, Lampedusa e Tripoli, e ha scritto a penna: “In Italia no” aggiungendo a voce: “Claro?”. “Questo dimostra – ha sottolineato ancora – che non si tratta di poveri naufraghi ma di traffico criminale di esseri umani; arrivano a dirottare imbarcazioni private”.

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A Malta, intanto, sono state allertate le forze armate, secondo quanto riportano media locali. Un portavoce militare ha definito il mercantile “nave pirata”. Alla velocita’ attuale il mercantile potrebbe raggiungere le coste di Malta in alcune ore. Una fonte governativa ha riferito che a bordo ci sono 77 uomini e 31 donne. L’ong Mediterranea saving humans chiede che alla El Hiblu 1 sia “immediatamente assegnato un porto sicuro in un paese europeo dove alle persone salvate siano garantiti i diritti umani fondamentali. I governi che si oppongono a questo salvataggio e pretendono che la nave consegni i naufraghi in un porto libico, compiono un reato oltre che un atto disumano. Facciamo appello alle istituzioni europee perche’ non voltino la testa da un’altra parte e aiutino le persone in fuga dai campi di concentramento libici”.

Intanto, Salvini, sempre in collegamento Facebook dal Viminale, annuncia che “da Roma e’ stato mandato alla Procura siciliana un atto su un fermo della nave Sea Watch” e aggiunge: “E’ in arrivo un altro processo per il cattivone Salvini? Non lo so, lo scopriremo solo vivendo. Possono denunciare, denunciare, denunciare ma io non cambio idea: i porti italiani sono sigillati per l’immigrazione clandestina”.  Infatti, sullo sbarco dei 47 migranti (di cui 15 minori non accompagnati) a bordo della Sea Watch, la nave umanitaria della ong tedesca, battente bandiera olandese, che il 31 gennaio scorso fu autorizzata ad attraccare a Catania, dopo essere stata in balia delle onde per dodici giorni in attesa di un porto sicuro, di cui sei in rada a Siracusa, e’ ravvisabile il reato di sequestro di persona. Ne e’ convinta la procura di Roma la cui inchiesta, aperta contro ignoti, e’ stata trasmessa ai colleghi di Siracusa per competenza territoriale.

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