Migranti, scontro Vienna-Roma. Kurz: difendiamo nostri confini

Migranti, scontro Vienna-Roma. Kurz: difendiamo nostri confini
4 luglio 2017

Fra Vienna e Roma sono di nuovo scintille: motivo del contendere la questione dei migranti e i controlli al valico del Brennero. Il ministero degli Esteri italiano ha convocato l’ambasciatore austriaco a Roma dopo le dichiarazioni rilasciate dai ministri della Difesa e degli Esteri austriaci che hanno giustificato il dispiegamento militare alla frontiera del Brennero con l’obiettivo di difendere i confini austriaci dall’afflusso incontrollato dei migranti. “A seguito delle dichiarazioni del Governo austriaco circa lo schieramento di truppe al Brennero, il Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Amb. Elisabetta Belloni, ha convocato stamane alla Farnesina l’Ambasciatore austriaco a Roma, Dr. René Pollitzer”, si legge in una nota del ministero degli Esteri. Ieri il ministro della Difesa austriaco Hans Peter Doskozil aveva annunciato che “molto presto” Vienna avrebbe ristabilito i controlli al Brennero e dispiegato soldati alla frotiera con l’Italia se l’afflusso di migranti non fosse rallentato. Secondo il quotidiano austriaco Kronen Zeitung, 750 soldati sono stati messi in preallerta mentre 4 veicoli blindati sono già in Tirolo da domenica. Oggi poi, in un colloquio con l’agenzia stampa austriaca Apa, il ministro degli Esteri, Sebastian Kurz, ha detto che l’obiettivo generale dell’Europa in materia di migranti deve essere la chiusura della rotta della Mediterraneo. Per il ministro conservatore è “non solo giusto ma anche necessario” che vengano fatti dei preparativi per i controlli ai confini con l’Italia. Kurz ha detto che considera “leale” dire adesso in modo chiaro all’Italia e all’Europa: “Ci prepariamo e difenderemo i nostri confini se sarà necessario”.
Secondo il capo della diplomazia austriaca nessuno può permettersi di accusare Vienna: “Abbiamo accolto più persone di quasi qualsiasi altro Paese in Europa” e aggiunge che Bruxelles deve mettere in chiaro che un salvataggio nel Mediterraneo non significa un biglietto per l’Europa. Le opzioni sono due – riporta l’Apa: o si riportano i migranti nei loro paesi oppure debbono essere fermati ai confini esteri o portati su isole come Lampedusa. Il governatore del Tirolo austriaco, Guenther Platter, ha accolto con entusiasmo gli annunciati controlli al valico: “Sono necessari segnali chiari all’Italia e ai migranti che attraverso il Brennero non si passa”.

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