Viminale a Mediterranea: “Vada a Malta, pronti a collaborare”. Ong: siamo stremati. Procura indaga su scafisti

5 luglio 2019

Finalmente si sblocca il caso Mediterranea, il veliero con a bordo 41 migranti fermo a 12 miglia al largo di Lampedusa. “Alex si diriga verso Malta, l’Italia e’ pronta ad offrire collaborazione per il trasbordo degli immigrati a patto che attracchi a La Valletta per le verifiche di legge”. E’ quanto fa sapere il Viminale che rimarca: “Mediterranea dice che l’imbarcazione Alex non puo’ arrivare fino a Malta, anche se e’ stata in grado di partire da Licata per raggiungere le acque territoriali libiche”. “L’Italia – spiegano al Viminale – e’ pronta a offrire massima collaborazione, come sempre fatto in passato, non solo per tutelare le fragilita’ a bordo (operazione gia’ effettuata con successo) ma anche per facilitare l’arrivo degli altri immigrati a Malta”.

“A questo punto e’ pero’ doveroso – sottolineano al ministero – che Alex, anche con pochi membri dell’equipaggio, accetti di dirigersi comunque verso La Valletta per sottoporsi alle normali e doverose verifiche di legge. Siamo sicuri che, avendo a cuore le condizioni delle persone trasportate e non essendoci nulla da nascondere, la ong accettera’ questa soluzione”. Al momento solo 13 dei 54 migranti salvati in acque internazionali, i soggetti più vulnerabili secondo i medici saliti a bordo, ovvero donne e bambini, sono stati evacuati da una motovedetta della Guardia Costiera. Gli altri attendono a 12 miglia al largo di Lampedusa.

Dopo un lungo braccio di ferro tra il governo e la ong, la portavoce dell’organizzazione Alessandra Sciurba aveva dichiarato che i 54 sarebbero stati accolti a Malta chiedendo che le guardie costiere dei due paesi si organizzassero per il trasferimento dalle acque di Lampedusa al porto de La Valletta, perché “il veliero Alex non è in grado di navigare per oltre cento miglia”. In più, la Mediterranea Saving Humans, via social fa sapere che i volontari denunciano una situazione drammatica a bordo: la nave Alex di Mediterranea è “bloccata in acqua internazionali per tutto il giorno sotto il sole a picco”, postando una foto del veliero con il ponte ricoperto da tendalini di fortuna per proteggere i migranti. Perche la barca a vela Alex, la nave appoggio di Mediterranea, che la Mar Jonio è sotto sequestro, “non è attrezzata per garantire a lungo la sicurezza di un numero così alto di persone. È stata costretta a imbarcare i naufraghi per una questione di vita o di morte”.

Per questo “era ed è impossibile affrontare la traversata verso Malta”. Così Mediterranea aspetta “navi attrezzate del guardia costiera italiana o delle autorità maltesi per trasportare queste persone in sicurezza”. I migranti sono stremati: “La giornata di oggi è stata lunghissima. Per loro, interminabile”. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva ricevuto ieri sera, mentre era al tavolo della cena con il presidente russo Vladimir Putin, un sms dal premier maltese Joseph Muscat sui naufraghi soccorsi dalla nave Alex, della ong Mediterranea. A quanto si apprende da fonti di governo, in quel messaggio Muscat offriva accoglienza a quei 54 migranti. A Palazzo Chigi spiegano che Conte sta continuando a seguire anche in queste ore l’evolversi della situazione.

La ong Open Arms ha prestato assistenza medica alle persone a bordo e ha denunciato: “Abbiamo offerto la nostra imbarcazione per accompagnarle a Malta. Malta ci ha risposto che il porto per noi è chiuso per motivi politici. La Spagna tace. Chi è rimasto a difendere il diritto del mare e la vita?”. Nelle stesse ore, c’è in mare anche la nave “Alan Kurdi” della ong tedesca Sea-Eye che ha soccorso nel Mediterraneo 65 migranti, alla deriva su un gommone a circa 34 miglia dalla costa libica. Secco il commento del ministro dell’Interno Matteo Salvini in visita a Trieste: “In Italia non arrivano: c’è un porto maltese a disposizione, vanno a Malta: e la ong tedesca Sea-Eye può scegliere fra la Tunisia e la Germania”.

La Procura di Agrigento, guidata da Luigi Patronaggio, da parte sua aprira’ un’inchiesta sul caso della nave Alex della Ong Mediterranea, senza indagati, per identificare eventuali scafisti. Le condotte di comandante ed equipaggio della nave, al momento, non possono essere oggetto di valutazione visto che la nave e’ in acque internazionali. Lo sbarco per motivi sanitari di 13 migranti fara’ scattare la competenza della Procura di Agrigento che, una volta ricevuti gli atti dalla Guardia costiera, aprira’ il fascicolo. Intanto, per paradosso, a Lampedusa continuano gli sbarchi di altri migranti, inclusi donne e bambini, arrivati con mezzi autonomi, e perfino con una motovedetta della Guardia di Finanza.

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