Milano-Cortina propone Arena di Verona per chiusura

Milano-Cortina propone Arena di Verona per chiusura
12 gennaio 2019

Nonostante qualche dubbio iniziale per questioni di capienza l’Arena di Verona l’ha spuntata. È la sede scelta per la cerimonia di chiusura nel dossier di candidatura, ricevuto oggi dal Cio, di Milano-Cortina per i Giochi Olimpici invernali in programma dal 6 al 22 febbraio 2026. Si tratta, viene sottolineato nel documento, del “più grande e meglio conservato anfiteatro romano dell’Italia settentrionale”, risalente al primo secolo, attraverso il quale gli organizzatori puntano a evocare il periodo della storia dell’umanità “nel quale gli antichi giochi olimpici erano ancora in atto”. Tra i punti di forza di Verona c’è anche l’accessibilità sia da Cortina sia da Milano.

Nessuna sorpresa per la cerimonia di apertura, in programma allo stadio di San Siro. Con i suoi 80.000 posti la “Scala del calcio” potrebbe ospitare l’inaugurazione olimpica più partecipata nel storia dei Giochi invernali, insieme a quella in programma a Pechino nel 2022. Le “Medal Plaza”, per le cerimonie di premiazione, sarebbero due: una a Cortina e l’altra a Milano, in Piazza Duomo. Delle “Fan zone” sono previste in piazza Castello-Parco Sempione, alla Darsena, in piazza Gae Aulenti e in piazza Tre torri.

Quanto ai villaggi olimpici quello principale sarà nel capoluogo lombardo, da realizzare nell’ex scalo ferroviario di Porta Romana. Una volta conclusi i Giochi sarebbe destinato a ospitare alloggi a canone sociale e per studenti in un’area composta da “cinque edifici di sette piani” per una superficie di 6.500 metri quadrati. Resterebbero così a disposizione 80.000 metri quadrati per edifici e servizi temporanei. Il villaggio ospiterebbe 70 camere singole e 630 doppie (280 delle quali accessibili da persone in sedia a rotelle), tutte con bagno privato, per un totale di 1.330 residenti. Il centro media principale è previsto che sia ospitato nel quartiere fieristico di Milano di Rho-Fiera, un altro a Cortina. Villaggi olimpici temporanei saranno allestiti anche a Livigno e nella cittadina bellunese.

Enti locali garantiscono 350 milioni di investimenti

Il dossier per la candidatura di Milano-Cortina all’organizzazione dei Giochi olimpici invernali del 2026, ricevuto oggi dal Cio, include garanzie da parte degli enti locali di investimenti per 350 milioni di euro, dei quali 50% a carico del nucleo Lombardia-Milano-Valtellina e il resto a carico del nucleo Veneto-Cortina-Trento-Bolzano, spalmati su sei anni. Lo conferma il comitato esecutivo di coordinamento della candidatura, che ha inviato il documento di 130 pagine a Losanna (Svizzera), insieme agli allegati.

L’ente responsabile operativo individuato per la programmazione e gestione dei Giochi è il comitato organizzatore, Ocog, in armonia con quanto previsto dal Cio. Sopra di esso ci sarà il Consiglio olimpico (Olympic Board), una struttura integrata della quale faranno parte, oltre che il presidente dello stesso Ocog, i rappresentanti di Coni, Regione Lombardia, Regione Veneto, Comune di Milano e Comune di Cortina, anche il governo nazionale attraverso la Presidenza del Consiglio. Sarà responsabile della supervisione e delle scelte strategiche.

È prevista infine la nascita di una Agenzia olimpica di progettazione, che agirebbe come stazione appaltante per le opere da realizzare ex novo e anche come autorità di controllo dei lavori gestiti da investitori privati. È il caso del Villaggio olimpico a Porta Romana che sarebbe realizzato da Fs Sistemi Urbani, del nuovo Pala Italia a Santa Giulia a carico di Risanamento e dell’ex Palasharp da rinnovare completamente. I Giochi sono in programma dal 6 al 22 febbraio 2026.

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