Moavero: dal Brasile segnale positivo per estradizione Battisti

Moavero: dal Brasile segnale positivo per estradizione Battisti
L'ex terrorista Cesare Battisti
30 ottobre 2018

“Se una delle decisioni che potra’ essere presa dal governo brasiliano sara’ di dare l’estradizione che da anni il nostro Paese ha chiesto per una persona condannata a piu’ ergastoli per omicidi di sangue, questo credo che sia un segnale positivo per la giustizia e un segnale doveroso nei confronti del dolore delle vittime che, non dimentichiamo, di fronte a fatti di sangue come questo, e’ sempre vivo al di la’ del perdono e del tempo che passa”.

Lo afferma il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi riguardo alle intenzioni del neo presidente del Brasile, Jar Bolsonaro di estradare Cesare Battisti. L’ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo fuggì dall’Italia nel 1981 evadendo dal carcere di Frosinone. Su di lui pende una condanna all’ergastolo per quattro omicidi che risalgono agli anni di piombo. Battisti, perciò, mai come ora, rischia l’estradizione e il carcere in Italia.

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Nell’ottobre dello scorso anno l’ex terrorista, apprezzato scrittore in Francia, era stato arrestato a Corumbà, nello stato di Mato Grosso del Sud, mentre tentava di attraversare il confine boliviano, ma tre giorni dopo era tornato in libertà. Dal 2010 l’ex militante dei Pac gode, infatti, dello status di rifugiato politico concesso dall’allora presidente Luiz Inacio Lula da Silva. Lo scorso 13 marzo la procuratrice generale brasiliana, Raquel Dodge, ha stabilito che l’eventuale revoca di tale status spetta al capo dello Stato. Dunque ora la questione è nelle mani di Bolsonaro.

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