Molta Russia al premio Positano. Valente, siamo orgogliosi

1 settembre 2018

C’è molta Russia al premio “Positano Premia la Danza – Lèonide Massine”, giunto alla 46/ma edizione. In primis grazie al Premio Benois/Massine, frutto del gemellaggio tra Italia e Russia, che quest’anno è assegnato a Vladislav Lantratov del Balletto del Bolshoi di Mosca.

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Suo il ruolo di Rudolf Nureyev nella creazione di Yuri Possokhov al Teatro Bolshoi, con cui la Russia ha ricordato il grande artista russo, a 80 anni dalla nascita e 25 dalla prematura scomparsa. E ancora il Positano ai danzatori dell’anno sulla scena internazionale andato anche a Maria Alexandrova, sempre del Bolshoi. Nonché il Premio per l’Insegnamento della danza Azari Plisetsky che dalla Scuola del Bolshoi iniziò la sua carriera nel 1957.

Il riconoscimento è il più antico al mondo, nato nel luogo dove due icone della danza classica, Massine e Nureyev giunte dalla Russia, scelsero di vivere. Ce ne parla Laura Valente, direttore generale e artistico del Premio Massine: “Siamo orgogliosi, noi al premio Positano, di questo stretto legame con la Russia. Infatti il premio Positano che è il più antico del mondo per la danza, racconta l’amore che i russi hanno avuto per l’isoletta Li galli e Positano, è legato al Prix Benois che si svolge ogni anno al Bolshoi”.

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“Quest’anno  – prosegue la Valente – siamo orgogliosi che il premio vada a due grandi russi, a Lantratov e alla Aleksandrova, che vengono premiati, anche per questo meraviglioso spettacolo legato a Nureyev, che traghetta nel mondo contemporaneo la grande tradizione russa. E questo si collega, e ne sono orgogliosa, anche al mio ruolo di presidente del MADRE, sempre più attento come museo alla contaminazione tra le arti performative ai tempi del 4.0″.

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