Mondiali calcio in Qatar, stadi già a 60% e si pensa al dopo 2022

9 ottobre 2018

A 49 mesi dall’inizio dei mondiali di calcio del 2022 sarebbe normale immaginare gli organizzatori in preda a una fisiologia ansia di finire tutti i lavori in tempo, ma in Qatar la costruzione dei nuovi stadi è già al 60%, mentre la ristrutturazione del vecchio Khalifa stadium è stata completata. Per questo Khalid Al-Naama, voce ufficiale del primo torneo iridato Fifa che sarà disputato nel mondo arabo, pensa al giorno dopo la finale, in programma il 18 dicembre 2022.

“In termini di eredità – ha detto a Askanews – per noi è molto importante che ogni passo che facciamo sia un investimento con un ritorno anche per il dopo. Per questo per ogni stadio abbiamo previsto uno scenario diverso: un paio saranno riconvertiti, altri vedranno ridotta la loro capienza e altri ancora saranno completamente smontati e rimontati in Paesi in via di sviluppo. Stiamo inoltre cercando di utilizzare il torneo per sviluppare capitale umano, per diversificare la nostra economia, oggi completamente dipendente dall’industria petrolchimica, verso un modello con con più industria basata sulla conoscenza”. L’investimento previsto per gli otto stadi, incluso il centro per gli allenamenti, è di circa sette miliardi di dollari e tutti saranno dotati di un innovativo impianto di raffrescamento.

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“Già dal 2008 abbiamo stadi con impianti di aria condizionata, ma non erano completamente rispettosi dell’ambiente, per questo abbiamo sviluppato una tecnologia di raffrescamento di seconda generazione che è il 60% più efficiente e il 40% più rispettosa dell’ambiente. Così possiamo giocare con la temperatura che vogliamo e impostare temperature differenti in zone differenti dell’impianto. Questo ci permetterà in futuro di utilizzare queste strutture tutto l’anno, specialmente durante l’estate”. Per aumentare la ricettività del Paese, grande poco più dell’Abruzzo e raggiungibile dall’Italia in cinque ore di volo con Qatar Airways, è previsto anche l’impiego di alcune navi da crociera, in grado di ospitare almeno una parte del milione e mezzo di persone attese durante il torneo.

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