La Procura della Repubblica di Bolzano ha iscritto dieci medici bolzanini nel registro degli indagati per la morte di Adan, il bambino di 13 anni iracheno di etnia curda, affetto da distrofia muscolare e costretto alla sedia a rotelle, spirato all’ospedale del capoluogo altoatesino a seguito delle complicanze di un intervento agli arti inferiori, fratturati dopo una caduta dalla sedia a rotelle. La morte del piccolo ha suscitato polemiche. Cortei si sono svolti per protestare contro i metodi di accoglienza addottati dall’Alto Adige. Adan era giunto il primo ottobre a Bolzano dopo essere stato espulso dalla Svezia, che non aveva accolto la richiesta di protezione internazionale, richiesta respinta anche dalla Provincia di Bolzano a causa di una circolare provinciale che esclude l’accoglienza a chi non e’ assegnato dal ministero dell’Interno. Le associazioni umanitarie, oltre a chiedere il ritiro della circolare Critelli, hanno chiesto le dimissioni dell’assessore altoatesino alla salute, Martha Stocker. Gli avvisi di garanzia per omicidio colposo sono stati notificati ai medici che si sono occupati della salute di Adan durante i suoi ricoveri. L’emissione degli avvisi di garanzia sarebbe un atto dovuto, anche per consentire ai sanitari del “San Maurizio” di avvalersi di consulenti di parte prima che venga effettuata l’autopsia, che probabilmente sara’ fatta la prossima settimana. L’inchiesta si articola in due diverse indagini. La prima e’ per l’ipotesi di omissione d’atti d’ufficio e mancata accoglienza della famiglia in strutture ufficiali, la seconda per omicidio colposo e riguarda i ricoveri ospedalieri del bambino. Adan, fuggito nel 2015 da Kirkuk assieme ai genitori e ai tre fratellini, prima del decesso avvenuto sabato scorso era stato visitato tre volte all’ospedale di Bolzano. La prima volta risale al 2 ottobre, a seguito di difficolta’ respiratorie, la seconda il giorno successivo. Il 6 ottobre era nuovamente tornato in ospedale per la frattura di entrambe le gambe dopo la caduta dalla serie a rotelle. Il bambino e’ stato ricoverato in rianimazione e chirurgia pediatrica. Poi il decesso.
