“Falcone è stato molto amato soprattutto dopo la sua morte. Purtroppo prima non possiamo dire che sia stato così. C’erano tante persone che non lo amavano e a queste vorrei chiedere il perché, non so darmi una spiegazione”.
Lo ha detto Alfredo Morvillo, capo della procura di Trapani, fratello della moglie di Falcone, intervenendo al Csm dopo il plenum straordinario nel corso del quale sono stati resi pubblici, per la prima volta, gli atti relativi a Giovanni Falcone, raccolti in un volume curato dall’Ufficio Studi. “Tanti di questi fatti che abbiamo ricordato hanno fatto soffrire Giovanni Falcone e nessuna di queste persone, in 25 anni, ha dimostrato di avere un minimo di spessore per assumersi la responsabilità e dire ‘me ne dispiaccio e vi racconto come sono andate le cose”, ha aggiunto Morvillo.
