Mps: la grande fuga dei piccoli risparmiatori, bond subordinato 2018 rende oltre il 35%

Mps: la grande fuga dei piccoli risparmiatori, bond subordinato 2018 rende oltre il 35%
18 novembre 2016

Con “la grande fuga” di John Sturges, opera “cult” del grande schermo, un cast stellare scappava da un campo di prigionia. Lo stesso sembrano voler fare i piccoli risparmiatori che hanno in mano le obbligazioni subordinate del Monte dei Paschi di Siena 2008-2018: fuggire dalla gabbia della conversione. Questo film va in onda sul piccolo schermo DDT, la piattaforma di Mps Capital Services su cui viene trattato questo bond sottoscritto, a suo tempo, eravamo nel 2008, da 37 mila piccoli risparmiatori. Nel film di Sturges se la davano a gambe calibri quali Steve Mc Queen, James Coburn o Charles Bronson, qui scappano anonimi clienti, dipendenti e pensionati del Monte dopo che il bond in questione è stato incluso tra quelli convertibili.

Per la verità il “parco buoi”, ma mica tanto, ha aspettato che il titolo pagasse gli interessi semestrali, lo scorso 15 novembre. Incassati i soldi è arrivato “il rompete le righe”. Anche oggi, secondo i dati disponibili sulla piattaforma DDT, sono stati già scambiate 3,8 milioni di obbligazioni, ieri 3,6 milioni e ieri l’altro (16 novembre, il primo D-day) 2,9 milioni. Volumi assolutamente inconsueti per un Bond dove spesso ci si fermava a poche decine di migliaia di pezzi. La direzione degli scambi appare a senso unico: dominano i venditori. In tre giorni, il prezzo del titolo è sceso da 67,5 a un minimo di 59,25 euro, poi un mini-rimbalzo fino a quota 60,5. Il rendimento promesso a scadenza è di tipo sudamericano, si viaggia intorno al 35%. La domanda senza risposta riguarda chi compra. Per ora l’unica cosa certa è che Mps Capital Services è obbligata a garantire la liquidità del titolo e dunque ad essere controparte dei piccoli che vendono ma non è detto che poi queste obbligazioni restino in capo a Mps. Non si possono escludere altri investitori, magari non retail, disposti a comprarsi il bond per aderire all’offerta di conversione. Peraltro Mps potrebbe avere limiti al possesso di titoli propri subordinati che concorrono alla formazione dell’indice di solvibilità (Total Capital Ratio), in quanto si annullerebbe il trasferimento del rischio di impresa che giustifica il classamento del debito subordinato quale componente del patrimonio. Il bond Mps 2008-2018 ha un valore nominale complessivo di 2,06 miliardi e rappresenta quasi la metà dell’intero progetto di conversione che vale 4,3 miliardi.

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