Mugello, bimbo di un anno ucciso dal padre con una coltellata

Mugello, bimbo di un anno ucciso dal padre con una coltellata
14 settembre 2018

E’ stato arrestato in flagranza, con l’accusa di omicidio e lesioni personali aggravate, il 34enne, Niccolò Patriarchi, che ieri sera, intorno alle 20, ha ucciso a coltellate il figlio di un anno e ferito la convivente di 30, Annalisa Landi, al termine di una lite nella loro abitazione a Sant’Agata, una frazione di Scarperia.

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Dopo essere stato portato nella caserma dei carabinieri, il 34enne, di professione informatico, che secondo quanto spiegato era conosciuto alle forze dell’ordine per reati di truffa e frode informatica, è stato portato nel carcere fiorentino di Sollicciano. Anche la donna, ora ricoverata all’ospedale di Borgo San Lorenzo dove e’ stata portata anche l’altra figlia della coppia, di 7 anni, in stato di shock, era gia’ nota alle forze dell’ordine per truffa. La 30enne, ferita alla testa e agli arti superiori, non e’ in pericolo di vita. Sgomento e incredulita’, le prime razioni nella piccola frazione di Sant’Agata dove la famiglia di Michele viveva in un terratetto, con un piccolo giardino davanti, fuori dal centro del paese.

I FATTI 

Ha cercato di salvare il piccolo Michele, di un anno, dall’ira del padre rifugiandosi nel terrazzo di casa con in collo il figlio. E’ qui che l’uomo, li ha raggiunti e colpiti piu’ volte con un coltello. L’altra figlia, di 7 anni, si e’ salvata anche grazie all’intervento dei genitori e del fratello della donna che era riuscita a telefonare ai familiari che poi hanno avvertito i carabinieri. Questa la ricostruzione fatta dai carabinieri.

La donna, al culmine della lite, e’ riuscita a prendere i figli cercando riparo nel piccolo terrazzo. Da qui avrebbe chiamato i suoi genitori prima che l’uomo li raggiungesse con un coltello da cucina, poi ritrovato dai carabinieri nel giardino dell’abitazione, iniziando a colpirli. I fendenti hanno raggiunto sia il piccolo Michele sia la donna mentre l’uomo non sarebbe riuscito a colpire l’altra figlia solo perche’ la madre la proteggeva con il suo corpo. Quando sono arrivati i genitori della 30enne sono riusciti a prendere la bimba e a trascinarla fuori dalla casa prima dell’arrivo dei carabinieri. L’uomo, comunque, davanti ai militari non ha opposto resistenza.

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