Musica, Plant rifiuta 500 milioni per riunire i Led Zeppelin

Musica, Plant rifiuta 500 milioni per riunire i Led Zeppelin
10 novembre 2014

Sarebbe stato il tour più ricco della storia, con un guadagno di oltre 500 milioni di sterline per 35 date in tre diverse città, quello del ritorno sulle scene dei Led Zeppelin, convinti da Sir Richard Branson a firmare il principesco contratto. Ma il cantante della band, Robert Plant, ha detto no, nonostante gli altri due membri fondatori, Jimmy Page e John Paul Jones, e Jason Bonham, figlio dello scomparso batterista John Bonha, avessero già accettato. “Hanno cercato di parlarci e convincerlo, ma non c’è stato verso”, ha riferito al Daily Mirror una fonte vicina alla band. Branson, tycoon della Virgin e da sempre fan del gruppo, aveva offerto anche uno dei suoi jumbo per accompagnarli da una città all’altra.

I termini del contratto prevedevano 250 milioni di sterline per i 35 concerti a Londra, Berlino e nel New Jersey. Ai Led Zeppelin erano stati promessi anche 70 milioni di sterline dagli incassi del merchandise e un’opzione per altre 45 date in altre cinque città. Page, Jones e il figlio di Bonham hanno firmato immediatamente. “Robert ha chiesto 48 ore di tempo per pensarci e quando ha detto no, strappando il foglio che gli era stato dato, è stato uno shock”, ha rivelato ancora la fonte. “Non c’è stato modo di convincerlo. Branson ci ha provoato in ogno modo, ma neanche tutti quei soldi sono bastati”.

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I Led Zeppelin, nati nel 1966 e scioltisi nel 1980 dopo la morte di Bonham, hanno venduto oltre 300 milioni di dischi. Si sono riuniti nel corso degli anni per alcune date uniche, l’ultima delle quali si è tenuta a Londra nel dicembre del 2007. Plant è sempre stato contrario alle reunion. “Non è una cosa sana tornare indietro”, aveva dichiarato qualche tempo fa.

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