Musumeci da Gentiloni, chiesti poteri speciali. In arrivo assessore “tecnico”

Musumeci da Gentiloni, chiesti poteri speciali. In arrivo assessore “tecnico”
Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci e il premier, Paolo Gentiloni
18 gennaio 2018

Poteri speciali sui rifiuti: e’ quanto ha chiesto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, al presidente del consiglio Paolo Gentiloni durante l’incontro di oggi a Palazzo Chigi. Un incontro durato circa un’ora durante il quale il governatore ha illustrato le criticita’ che si e’ trovato di fronte al momento del suo insediamento a Palazzo d’Orleans e, soprattutto, ha inoltrato personalmente al presidente del Consiglio la richiesta di avere poteri speciali sul tema dei rifiuti. “Un incontro cordiale, improntato a reciproco rispetto istituzionale”, lo ha definito Nello Musumeci al termine del faccia a faccia. “Ho trovato nel presidente del Consiglio grande disponibilita’, dopo avergli rappresentato due emergenze essenziali in Sicilia, che ho trovato sulla mia scrivania al momento del mio insediamento. Il problema rifiuti e il problema della penuria d’acqua nel palermitano”. Quello dei rifiuti, ha spiegato Musumeci, “e’ un problema generale che riguarda l’intera isola, abbiamo le discariche ormai prive di disponibilita’ se non per altri sei o sette mesi, non abbiamo strutture, non abbiamo impianti di compostaggio. Tuttavia, i tempi non sono compatibili con le esigenze delle comunita’ amministrate”. Per questo il presidente Musumeci ha chiesto al governo poteri speciali per fronteggiare le emergenze: “Ho chiesto al presidente di valutare questa opportunita’. Il presidente si e’ riservato di darmi una risposta dopo qualche giorno perche’ contattera’ il ministro dell’Ambiente, almeno per quanto riguarda il problema dei rifiuti, contattera’ e consultera’ i suoi collaboratori, faro’ avere al ministro e al presidente tutto quello che serve sul piano della documentazione. Sono ottimista perche’ abbiamo bisogno di non pregiudicare la buona reputazione e l’immagine della mia terra soprattutto nell’approssimarsi della stagione estiva. Nel frattempo fronteggero’ la situazione con una serie di provvedimenti tampone, ho gia’ incontrato i sindaci delle due maggiori citta’, Palermo e Catania, mi hanno assicurato che cureranno la differenziata e nello spazio di un paio di mesi si dovrebbe attivare un sistema di raccolta porta a porta che dovrebbe condurre meno rifiuti nelle discariche, sostenere e incoraggiare gli altri comuni, attivare le discariche che erano gia’ state autorizzate ma mai completate, quindi accelerare i lavori in questo senso”.

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Oltre a questo, “stiamo predisponendo un bando per cercare di mandare per qualche mese i rifiuti fuori dalla Sicilia, per non appesantire ulteriormente il sistema delle discariche, faccio appello alla buona volonta’ dei siciliani e dei sindaci perche’ questa battaglia che e’ una battaglia di civilta’ che non ha colore politico puo’ essere vinta soltanto se tutti, ognuno con il proprio ruolo, ci mettiamo di buona lena”. Sempre sul fronte dei rifiuti, Musumeci si e’ soffermato sul progetto della settima vasca di Bellolampo: “Con tempi ordinari la settima vasca potremmo averla fra un anno, se dovessimo avere i poteri straordinari potremmo disporre di questo spazio assai capiente, anche nell’arco di qualche mese. Noi abbiamo bisogno di puntare sulla differenziata, abbiamo bisogno di portare meno rifiuti nelle discariche, abbiamo bisogno di impianti di pre e post trattamento, ma purtroppo per realizzarli ci vogliono uno o due anni, forse anche piu’. E allora nel frattempo, meno rifiuti alle discariche, piu’ impianti di compostaggio anche mobili, se fosse possibile, ed evitare il collasso immediato attraverso la esportazione dei rifiuti in altre parti dell’Italia, se alcuni presidenti di regione dovessero consentirlo. Altrimenti, all’estero. Ma e’ una extrema ratio che vorrei scongiurare anche se e’ una delle ipotesi suggerite dal ministero dell’ambiente un mese fa era proprio quella di portare i rifiuti, una parte dei rifiuti, il 50 per cento, fuori dall’isola”. Intanto sembra in dirittura d’arrivo il lavoro per individuare l’assessore ai Rifiuti della regione, una delega che Musumeci, per il momento, ha preferito tenere per se’. “Sono convinto che in questo momento di emergenza io abbia bisogno di un assessore piu’ tecnico che politico ecco perche’ mi sono preso qualche settimana di tempo, ho gia’ qualche idea, ho gia’ parlato con un possibile assessore, credo che nello spazio di tre settimane riusciremo a fare la scelta migliore perche’ io possa avere, e soprattutto possa avere la struttura, un tecnico sul quale contare, una specie di sintesi tra competenze specifiche e sensibilita’ politica”, ha sottolineato. “Per quanto riguarda il problema idrico, limitato alla realta’ palermitana serve una fornitura che potrebbe arrivare da realta’ lontane 40-50 chilometri dalla citta’ capoluogo, ma i tempi non sono compatibili con le esigenze delle comunita’ amministrate. Di fronte a una situazione straordinaria servono poteri straordinari”, ha concluso.

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