Musumeci, serve confronto tra Ars e governo

10 luglio 2014

Un confronto urgente in aula tra parlamento e governo sulla crisi dell’Eni a Gela. Lo ha chiesto il deputato Nello Musumeci, intervenendo all’Ars per esprimere “solidarietà e vicinanza ai lavoratori dello stabilimento gelese”, dopo l’annuncio dell’Eni di non volere più investire i 700 milioni di euro assicurati lo scorso anno: “se le decisioni dell’azienda dovessero essere confermate, sarebbero circa tremila i lavoratori a rischio, tra diretto ed indotto.”
“Temo sia l’epilogo di una storia lunga oltre mezzo secolo, fatta di illusioni, speranze, omissioni, morti, sottomissioni e prepotenze”, ha denunciato Musumeci, ricordando come i complessi petrolchimici di Gela, Siracusa e Milazzo siano stati “il frutto di un modello di sviluppo sbagliato e dannoso. E’ giunto il momento di coniugare seriamente salute e lavoro, per evitare che la tragedia dello stabilimento di Taranto abbia a ripetersi nell’Isola. L’Eni non può adesso tirare i remi in barca, dopo avere beneficiato in passato di larghi e lauti interventi pubblici. La Regione intervenga concretamente per pretendere e sostenere una riconversione industriale e produttiva che garantisca salute e lavoro, non soltanto a Gela, ma anche nelle altre aree interessate. Il presidente Crocetta e l’assessore Vancheri vengano in aula per riferire sulle strategie che il governo intende attuare per evitare un disastro sociale assolutamente insopportabile”, ha concluso l’esponente del centrodestra.

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