‘Ndrangheta, Dia confisca beni a imprenditore in Emilia Romagna

4 agosto 2017

La Direzione Investigativa Antimafia di Firenze e di Bologna ha dato esecuzione ad un decreto di confisca di beni, emesso dalla Corte d’Appello di Bologna nei confronti di Nicolino Sarcone, di 51 anni, imprenditore edile di origine cutrese, da anni stabilitosi in Emilia, ritenuto affiliato alla cosca ‘ndranghetista Grande Aracri di Cutro (Kr) e già condannato con rito abbreviato, tra l’altro, a 15 anni di reclusione nell’ambito del processo “Aemilia”. Il provvedimento scaturisce da indagini condotte dagli uomini della Direzione Investigativa Antimafia sull’intero patrimonio di Sarcone, che hanno consentito “di acclarare una netta sproporzione, non giustificata, tra i redditi dichiarati dallo stesso, rispetto all’ingente patrimonio a lui riconducibile”. In particolare, la confisca ha riguardato beni mobili e immobili, nonché diverse disponibilità finanziarie.

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