Istat, sale inflazione a gennaio. Nel paniere entrano cibi vegani, centrifughe e smartwatch

Istat, sale inflazione a gennaio. Nel paniere entrano cibi vegani, centrifughe e smartwatch
3 febbraio 2017

Cambiano gli stili di vita degli italiani e l’Istat aggiorna il suo paniere per il calcolo dell’inflazione. Tra le new entry, per il 2017, i cibi vegani e vegetariani, le centrifughe e gli smartwatch. Addio, invece, alle videocamere tradizionali sostituite dall’action camera. Intanto, a gennaio, secondo la stima preliminare dell’Istituto di statistica, l’inflazione in Italia torna a correre, in linea con quanto accade in Europa, con i prezzi che balzano a +0,9%: si tratta del dato più alto dal settembre del 2013 quando fu registrato un valore analogo. A far impennare l’inflazione, la “netta accelerazione” dei carburanti. Per il gasolio per mezzi di trasporto la crescita, a gennaio, si amplia di 10,6 punti percentuali (+13,9%, era +3,3% a dicembre) e per la benzina di 6 punti percentuali (+9,3%, da +3,3% del mese precedente). In aumento anche gli alimentari non lavorati (+5,3%, era +1,8% a dicembre), probabilmente a causa degli effetti del maltempo. In generale a salire sono tutti i prodotti che compongono il cosiddetto carrello della spesa (+1,9% su base annua da +0,6% di dicembre).

NEW ENTRY Tornando al paniere, quest’anno fanno il loro ingresso 12 nuovi beni e servizi: i preparati di carne da cuocere, i preparati vegetariani e/o vegani, i centrifugati di frutta e/o verdura al bar, la birra artigianale, gli smartwatch, i dispositivi da polso per attività sportive, le soundbar (barre amplificatrici di suoni), l’action camera, le cartucce a getto d’inchiostro, le asciugatrici, le centrifughe e i servizi assicurativi connessi all’abitazione. Nella struttura di ponderazione del paniere aumenta il peso di Trasporti e Abbigliamento e calzature, mentre scende quello di Abitazione, acqua, elettricità e combustibili. La divisione di spesa Prodotti alimentari e bevande analcoliche continua ad avere il peso maggiore nel paniere (16,5%), seguita dai Trasporti (13,93%), dai Servizi ricettivi e di ristorazione (11,49%), e da Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (10,73%). Considerando la tipologia dei prodotti, nel paniere 2017 cresce lievemente il peso dei servizi (da 46,28% a 46,39%) a discapito di quello dei beni (da 53,72% a 53,61%). Come nel 2016 sono 80 i comuni che contribuiscono alla stima dell’inflazione per il paniere completo; la copertura territoriale dell’indagine è pari all’83,7% in termini di popolazione provinciale.

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