Nespoli rientra sulla Terra, completata missione di 139 giorni. Ora vi spiego l’impatto dell’atterraggio

14 dicembre 2017

E’ rientrato sulla Terra l’astronauta italiano Paolo Nespoli, al termine della sua terza missione nello spazio.0 Nespoli era in orbita dal 28 luglio. La navicella come previsto si e’ posata alle 09:38 nelle steppe del Kazakistan. Ora cominceranno le operazioni di estrazione degli astronauti dalla Soyuz. Insieme all’astronauta italiano dell’ESA, a bordo della Soyuz MS-05 c’erano anche il cosmonauta russo Sergei Ryazansky e l’austronauta della Nasa, Randolph Bresnik. La capsula e’ atterrata a 147 chilometri a sud-est della citta’ di Zhezkazgan, in Kazakistan. Riazanski, Bresnik e Nespoli sono tornati sulla Terra dopo aver completato una missione di 139 giorni nello spazio. Nella stazione spaziale restano tre membri dell’equipaggio: russo Alexandr Misurkin e gli americani Mark Vande Hei e Giuseppe Acaba. A loro si aggiunge l’equipaggio della Soyuz MS-07, che partira’ domenica dal cosmodromo di Baikonur: il russo Anton Skaplerov, l’americano Scott Tingle e giapponese Norishige Kanai. L’ISS, progetto di oltre 150 miliardi di dollari cui partecipano 16 nazioni, e’ attualmente composta da 14 moduli permanenti e orbita a una velocita’ di oltre 27.000 chilometri all’ora ad una distanza di 400 chilometri della Terra. L’orbita della piattaforma e’ controllata regolarmente utilizzando propulsori, perche’ perde normalmente tra i 100 e i 150 metri di quota a causa di gravita’ terrestre, l’attivita’ solare e di altri fattori. “L’atterraggio è sicuramente interessante, tutta la manovra. Io di solito la definisco come una sequenza di eventi catastrofici che si concludono con l’atterraggio morbido, che è un impatto tra un tir e un’utilitaria in autostrada e tu sei sull’utilitaria naturalmente”, aveva detto Nespoli, durante l’ultimo colloquio dall’Iss, la Stazione spaziale internazionale.

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