Niente firme, nuove liste ‘salve’ grazie a vecchi gruppi

Niente firme, nuove liste ‘salve’ grazie a vecchi gruppi
4 gennaio 2018

Ad oggi sono 5 le nuove liste o formazioni politiche che correranno alle elezioni del 4 marzo per la prima volta. E tranne la lista +Europa di Bonino e Della Vedova, nessun’altra new entry dovra’ raccogliere le firme, grazie ai ‘vecchi’ gruppi presenti in Parlamento. Il Rosatellum, infatti, esonera dall’obbligo della raccolta firme tutti quei partiti o liste che erano presenti in Parlamento nella XVII legislatura con un proprio gruppo autonomo, costituitosi entro e non oltre il 15 aprile. Per la verita’, gruppo parlamentare o meno, si tratta di tutti soggetti politici gia’ presenti sulla scena da tempo o quantomeno protagonisti della vita politica nella legislatura appena conclusasi. E’ il caso della lista INSIEME che raggruppa i Verdi, il Psi e alcuni ex prodiani e che si presenta alle elezioni in coalizione con il Pd. Insieme non dovra’ raccogliere le firme in quanto il Partito socialista era gia’ in parlamento con il proprio nome associato a quello delle Autonomie in un unico gruppo al Senato (Per le Autonomie-Psi-Maie). E’ ancora il caso di LIBERI E UGUALI, la formazione nata dall’unione di Mdp (ex dem ed ex Sel), Sinistra italiana e Possibile di Civati, guidata dal presidente del Senato Pietro Grasso. Anche Leu non dovra’ raccogliere le firme grazie ai gia’ esistenti gruppi di Mdp e Si. Tra le novita’ della prossima tornata elettorale – ma che fa da ‘contenitore’ a soggetti politici gia’ esistenti – c’e’ anche NOI CON L’ITALIA, meglio nota come ‘quarta gamba’ della coalizione di centrodestra e composta da ex Ncd e ex Ap (tra cui Enrico Costa e Maurizio Lupi), Direzione Italia di Raffaele Fitto, il gia’ verdiniano Saverio Romano, l’ex leghista Flavio Tosi ed Enrico Zanetti, segretario di Scelta civica.

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In questo caso, a ‘salvare’ la nuova formazione dall’obbligo di raccolta delle firme e’ Scelta civica, che era presente nella XVII legislatura con propri gruppi sia alla Camera che al Senato, e protagonista di varie vicissitudini, tra cui due scissioni e un cambio di ‘campo’ politico. C’e’ poi la lista CIVICA POPOLARE, che nasce dalle ceneri di Alternativa popolare, dopo la divisione del partito e il passo indietro di Angelino Alfano e che dovrebbe entrare nella coalizione di centrosinistra con il Pd. A guidarla e’ Beatrice Lorenzin, e ne fanno parte oltre agli ex alfaniani anche i centristi per l’Europa di Casini, il Centro democratico di Dellai e l’Idv. I centristi alleati con il Pd non dovranno raccogliere le firme grazie al simbolo di Ap, presente in parlamento con propri gruppi autonomi e grazie anche a Democrazia Solidale-Centro Democratico, anch’essa presente con un gruppo autonomo. Infine, la lista +EUROPA, che vede schierati in prima linea Emma Bonino, Benedetto Della Vedova e il segretario dei Radicali Riccardo Magi, unica formazione, al momento, a dover raccogliere le firme in quanto non presente in parlamento nella scorsa legislatura con un proprio gruppo autonomo.

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