Noemi lotta in ospedale. I medici: “Condizioni critiche, la sua una ferita da guerra”. Salvini al Santobono di Napoli

6 maggio 2019

“Noi ce l’auguriamo che la piccola Noemi possa sicuramente migliorare, anche se in questo momento le condizioni sono ancora critiche”, Così Massimo Cardone, primario della terapia intensiva dell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, dove è stata operata la bimba di 4 anni ferita venerdì 3 maggio a Napoli, durante un regolamento di conti fra camorristi. “Di positivo posso dire che non ha avuto più trasfusioni dopo l’intervento – ha aggiunto Cardone – non ci sono più perdite. La cosa che maggiormente preoccupa è il quadro polmonare. Ci sono ancora dei pezzetti piccolissimi di osso che non si sono potuti togliere e, quando abbiamo fatto l’intervento, abbiamo trovato qualche pezzo di indumento. In questi casi si possono avere dei rischi per quanto riguarda le infezioni”.

Noemi ha riportato una ferita “da guerra”, ha aggiunto Giovanni Gaglione, chirurgo pediatrico del Santobono. “La pallottola – ha spiegato – è entrata dalla spalla destra, ha distrutto la scapola destra e una vertebra e ha attraversato i polmoni, vicino al cuore”. Intanto, si continua a indagare a 360 gradi ma sembra rafforzarsi l’ipotesi che venerdi’ scorso chi ha sparato in piazza Nazionale, a Napoli, sia stato spinto da motivi personali. A suscitare dubbi sono le modalita’ con le quali l’uomo – giunto in piazza in sella a una moto rubata, forse addirittura da solo – ha agito. Da un video sequestrato dalla Polizia di Stato si evince che l’uomo, di grossa stazza, con in testa un casco integrale, sembra non avere particolare dimestichezza con la pistola impugnata. Sembra impacciato, si avvicina moltissimo al suo obiettivo – Salvatore Nurcaro, 31 anni – gli spara da qualche metro. In sostanza, l’atteggiamento tipico che assume un assassino che uccide d’impeto e non quello del freddo killer di camorra. L’uomo, purtroppo, spara tra la folla e ferisce anche Noemi e sua nonna. Nurcaro, malgrado sia ritenuto dagli investigatori legato a una famiglia camorristica vicina a un clan di rango, non e’ classificato come un criminale di “spessore”.

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A suo carico precedenti per bancarotta fraudolenta. Quelli esplosi dal killer erano proiettili da guerra del tipo ‘full metal jacket’. Gli esperti della balistica della Questura di Napoli stanno studiando i singoli bossoli per risalire alla calibro 9 che ha fatto fuoco. Proiettili che all’interno hanno una corazza di acciaio e all’esterno sono di gomma, quasi arrotondati, cosi’ da essere piu’ aerodinamici, veloci e quindi con una capacita’ perforante maggiore. Il proiettile da guerra che ha colpito Noemi, le ha perforato i polmoni e le ha provocato ferite profonde perche’ il si e’ anche frammentato. Intanto, in serata, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, si è recato in ospedale in visita alla piccola Noemi. Il vicepremier ha deciso di recarsi nella struttura sanitaria del Vomero tra una tappa e l’altra del suo tour elettorale di oggi in Campania. Salvini, si è intrattenuto con i familiari della piccola Noemi e ha parlato con i medici dell’ospedale Santobono. Una visita durata circa una trentina di minuti. Il titolare del Viminale è entrato nel parcheggio del nosocomio pediatrico con l’auto e non ha rilasciato alcuna dichiarazione ai giornalisti.

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