Nomine al comune, la sindaca Raggi chiede giudizio immediato

Nomine al comune, la sindaca Raggi chiede giudizio immediato
Il sindaco di Roma, Virginia Raggi
3 gennaio 2018

Con una mossa a sorpresa, questa mattina i difensori di Virginia Raggi, che rischia il processo per una ipotesi di falso documentale, hanno depositato in cancelleria la richiesta di giudizio immediato: passo, questo, che evitera’ alla sindaca di passare per l’udienza preliminare (fissata al 9 gennaio), in relazione al caso legato alla nomina (poi bloccata e revocata) di Renato Marra da dirigente della Polizia Municipale a capo del Dipartimento turismo.  La sindaca rischiava il rinvio a giudizio perche’, per la Procura di Roma, non avrebbe detto il vero alla responsabile dell’Anticorruzione del Campidoglio Maria Rosaria Turchi che chiedeva informazioni in merito alla nomina di Renato Marra (fratello di Raffaele, fino all’arresto capo del Personale) da dirigente della Polizia Municipale a capo del Dipartimento turismo con un incremento dello stipendio di 20mila euro annui. Secondo quanto accertato dalla Procura, Virginia Raggi avrebbe comunicato per iscritto all’Anticorruzione che il ruolo di Raffaele Marra, nella nomina del fratello, era stato ‘di mera pedissequa esecuzione’ delle sue determinazioni. Una versione smentita dal contenuto di alcune chat, acquisite agli atti, nelle quali la stessa Raggi si rammaricava con l’allora funzionario di sua stretta fiducia di non averle detto la verita’ sui compensi di Renato. In questa vicenda, poi lo stesso Raffaele Marra risponde di abuso d’ufficio per aver favorito e gestito la pratica del fratello (determinando cosi’ un conflitto di interessi).

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Di solito e’ la Procura a chiedere il giudizio immediato, rito che fa saltare la fase dell’udienza preliminare determinando il passaggio diretto dalla fase delle indagini preliminari al dibattimento, quando la prova appare evidente e la persona sottoposta alle indagini (e’ il caso della sindaca) e’ stata interrogata sui fatti dai quali emerge l’evidenza della prova oppure quando (ed e’ il caso di Raffaele Marra), a seguito di invito a presentarsi per l’interrogatorio, la stessa abbia omesso di comparire. In base al codice di procedura penale, tuttavia, anche lo stesso imputato puo’ presentare la richiesta di giudizio immediato soltanto dopo che il pm ha formulato l’imputazione ed il giudice ha fissato l’udienza preliminare (il 9 gennaio). Pertanto, il difensore dell’imputato ha gia’ avuto la possibilita’ di prendere visione del fascicolo delle indagini preliminari. La richiesta di giudizio immediato va presentata nella cancelleria del giudice almeno 3 giorni prima dell’udienza preliminare. Il giudice e’ obbligato a disporre il giudizio immediato, emettendo l’apposito decreto. Con questa richiesta, pero’, l’imputato perde la possibilita’ di ottenere riti alternativi premiali, come l’abbreviato o il patteggiamento.

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