Non modelle, oggi accanto alle auto ci sono le product specialist

18 gennaio 2019

Non chiamatele modelle o ragazze immagine. Le belle ragazze e, perché no, i bei ragazzi, anche se in numero minore, accanto alle novità dei vari brand automobilistici esposte nei più prestigiosi Saloni di auto al mondo oggi non sono più selezionati solo per il loro aspetto fisico, ma devono essere competenti. Si spiega dal Salone di Detroit.

“Cerchiamo qualcuno che possa fare una presentazione del modello di auto – spiega Hedy Popson, presidente di Productions Plus che si occupa di organizzare eventi – che tenda a essere quasi un attore o qualcuno che abbia un background nel marketing, nelle vendite. Questo non esclude modelle, ma non è di certo un lavoro da modelle. Negli anni ’80 queste ragazze accanto alle auto venivano chiamate le signorine “spin and grin”, ovvero gira e sorridi, che stavano sulle piattaforme rotanti con le auto non sapendo nulla dei modelli. Oggi è tutto molto diverso”.

Oggi vengono definite “product specialist”. Priscilla Tejeda, che fa questo lavoro per Toyota, spiega: “È naturale che gli acquirenti all’inizio vogliano parlare con un uomo, ma una cosa che apprezzo molto dai miei colleghi è che loro lascino parlare prima la donna e la lascino rispondere alle domande per prima. Così il cliente costruisce un rapporto con noi e arriva a dire, wow, è più di una modella, cosa che si legge nei loro occhi”. “Il movimento #MeToo ha reso i consumatori più attenti a fare commenti e battute – osserva – se prima potevano dire: che fai, sei compresa con l’auto? Ora ci pensano due volte”. E aggiunge: “Certo ci sono alcune cose di questo lavoro che devi fare, indossare i tacchi, stare in piedi tutto il giorno, oggi per esempio ho presentato questo modello di Supra con altre due ragazze, e abbiamo dovuto togliere la cappotta, abbiamo varie mansioni nel ruolo di ‘product specialists’, ma non mi interessa, è divertente. È parte del mio lavoro”.

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