Commemorazione, non c’è Crocetta. “Sto male”

23 maggio 2014

“Oggi tra le poche volte in tutti questi anni, nel giorno di Falcone, di Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, non mi e’ stato possibile andare in aula bunker, stavo malissimo, in preda a forti dolori. Insieme a quei dolori fisici, la sofferenza di chi non poteva incontrare Maria Falcone, i familiari di Rocco, Antonio e Vito, i magistrati e i poliziotti che ogni giorno mettono la propria vita a rischio, per la liberta’ dei nostri cittadini, dei siciliani”. Lo scrive in una nota il Governatore siciliano Rosario crocetta, che oggi non e’ andato alle commemorazioni per Falcone al bunker di Palermo. “Oggi e’ il giorno della memoria, di una delle stragi piu’ efferate dal dopoguerra, il giorno della memoria e del ricordo. Memoria indelebile a chi ha dato la vita per tutti noi, ma anche monito a continuare quell’impegno, a fare sempre di piu’ – dice Crocetta – Contro quelle mafie che si sono evolute e trasformate, fino a divenire sistema di potere in molti campi della vita sociale e pubblica. Ed oggi e’ venuto il momento di perseguire un’azione antimafia che non lasci soli i magistrati e i poliziotti, quella che ci viene proposta da tanti imprenditori che denunciano, dagli uomini che dentro e fuori le istituzioni, combattono una piovra a volte divenuta invisibile. Ecco la mafia e’ invisibile, quella che ricicla denaro, gestisce affari e lo fa in silenzio, bloccando ancora lo sviluppo dell’isola piu’ bella del mondo”.

E conclude: “Nel giorno di Falcone, io scelgo l’unita’ con quanti ritengono ancora oggi centrale e prioritaria la lotta contro tutte le mafie, contro una barbarie antica che si perpetua nei nostri giorni. Nel giorno di Falcone scelgo l’ultima fila, con la consapevolezza che nessuno e’ piu’ grande di chi ha dato la propria vita per gli altri e che nessun sacrificio e nessuna sofferenza, sono paragonabili a quella vissuta da quegli eroi e dai loro familiari. Nel giorno di Falcone, voglio affermare che saro’ sempre insieme a loro, con la convinzione che la loro lotta non e’ riconducibile solo al passato ma anche a un presente sempre vivo e attuale, come sono vivi e attuali Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Monitinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, eroi di Sicilia e d’Italia”.

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