Nuova frontiera di spionaggio, passeggeri Air France spiati da americani e britannici

Nuova frontiera di spionaggio, passeggeri Air France spiati da americani e britannici
9 dicembre 2016

C’e’ un nuovo “terreno di spionaggio” e risulta inesplorato: l’intercettazione dei dati che si ricavano dalle comunicazioni dei passeggeri sugli aerei di linea. E’ il quotidiano francese Le Monde ad aprire sulla notizia, estratta dalla “miniera” dell’ex collaboratore dell’Agenzia di sicurezza statunitense Nsa, Edward Snowden. La Nsa e il suo omologo inglese “possono captare tutti i dati, ivi compresi i codici segreti, delle comunicazioni dei passeggeri della maggioranza delle grandi compagnie aeree. Tra cui l’Air France”. La raccolta di dati, riferisce Le Monde citando i documenti inediti Snowden relativi alla materia, avviene pressoche’ in tempo reale: “Per spiare un telefono basta che sia a un’altitudine di crociera di 10 mila piedi”. “Quando il segnale transista per il satellite, la tecnica di intercettazione si fa attraverso stazioni segrete di antenne a terra. Il solo fatto che il telefono sia acceso e’ sufficiente a localizzarlo, l’intercettazione puo’ allora essere incrociata con il registro delle liste dei passeggeri e il numero degli aerei, per dare un nome all’utilizzatore dello smartphone. Il Gchq (Government Communications Headquarters, l’equivalente britannico della Nsa) puo’ anche, a distanza, disturbare il funzionamento di un telefono in modo che il suo utilizzatore sia costretto a riavviarlo con il codice: i servizi britannici intercettano in un colpo solo gli accessi”.

Gchq e Nsa hanno dato un nome suggestivo a questo tipo di spionaggio: rispettivamente “Gazza ladra” e “Piccione viaggiatore”. Le Monde, che ha esaminato parti della documentazione filtrata dagli archivi Snowden in collaborazione con The Intercept, giunge a un’inquietante conclusione. Tra il 2005 e il 2013, la “sorveglianza” degli aerei commerciali in tutto il mondo rivela che “la compagnia Air France e’ stata da subito al centro dell’attenzione di questi due Paesi amici, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna”. “L’obiettivo Air France compariva dal 2005 in un documento della Nsa, che stabilisce le linee di massima del progetto di ‘tracciamento degli aerei civili nel mondo intero'”. Si tratta di una memo di 13 pagine, che dettaglia le principali mosse di un programma il cui intento dichiarato e’ evitare “un nuovo 11 Settembre”. “La Cia – si legge – valuta che i voli Air France e Air Mexico siano bersagli potenziali dei terroristi”. La Nsa, attraverso il suo servizio legale, precisa che “non c’e’ alcun problema giuridico” nel monitoraggio delle compagnie quando i loro aerei viaggiano all’estero e raccomanda la massima sorveglianza quando sorvolano lo spazio aereo americano. L’Air France, in particolare, e’ ritenuta un vettore di rischio per gli interessi e il territorio americano, tanto che la Nsa gira questa valutazione a una ventina di destinatari, incluse le autorita’ aeronautiche militari. L’Air France fece il primo test per l’uso degli smartphone in navigazione il 17 dicembre 2007, con il volo AF 1046 sulla tratta Parigi-Varsavia.

“Abbiamo cominciato presto”, ricorda a Le Monde la direzione dell’aviolinea, che oggi si appresta “a passare, come altre compagnie, direttamente al wi-fi a bordo”. “Non siamo i soli, evidentemente, a essere stati sorvegliati e non disponiamo di alcun elemento su tali pratiche”, ha aggiunto Air France riguardo alle attivita’ spionistiche angloamericane. La documentazione prodotta da Le Monde riferisce di casi di intercettazione operate da Gchq e Nsa anche su aerei commerciali di altre compagnie. Per esempio il 23 marzo 2012 il volo Etihad tra il New York Jfk e Denver; il 20 maggio 2011 il volo Aeroflot Nizza-Mosca; sempre lo stesso anno un volo della Qatar Airways Milano-Doha; un Saudi Airlines Gedda-Il Cairo; un Oman Air Parigi-Mascate. Lo spionaggio ha riguardato similmente agli smartphone i Blackberry, di cui sono stati rilevati anche codici pin e indirizzi e-mail. Ma non solo: “Le prede di guerra – rileva Le Monde – sono orgogliosamente annunciate: voce, dati, sms, webmail, webchat, reti sociali (Facebook, Twitter, etc.), Google Maps, converitori di valuta, Media, Voip, BitTorrent o Skype. Durante i loro servizi di intrusione, i servizi segreti britannici scoprono, un po’ sorpresi, che non sono i soli interessati da queste comunicazioni in volo. Osservano che la compagnia russa Aeroflot ha messo in opera un sistema di connessione specifico per i gsm a bordo dei suoi aeromobili, ‘senza dubbio per procedere a intercettazioni…'”. Le Monde pubblica i quattro documenti (“Thieving Maple”, “Homing Pigeon”, “In-Flight GSM is no joke” e “In-Flight GSM”) e sottolinea di avere lavorato “direttamente sull’interezza dei documenti Snowden, consegnati dal vecchio agente della Nsa a Glenn Greenwald e Laura Poitras, in collaborazione con il sito americano The Intercept, dove essi sono depositati in condizioni di massima sicurezza”.

 

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