di Maurizio Balistreri
“Al momento non sto pensando nulla. Voglio solo verificare gli atti che fino ad ora non ho potuti verificare”. Lo afferma l’avvocato di Veronica Panarello, Francesco Villardita, in merito a un’eventuale richiesta di perizia psichiatrica nei confronti della mamma accusata d’aver ucciso il figlio di 8 anni, Loris Stival, lo scorso 29 novembre a Santa Croce Camerina in provincia di Ragusa. Circa la richiesta di incidente probatorio, invece, per Villardita “è probabile che lo chiederemo” e sarebbe relativa ai filmati che fino ad oggi hanno smentito le ricostruzioni fornite dalla signora ai magistrati.
Intanto, è in corso nel carcere di piazza Lanza, a Catania, l’interrogatorio di Veronica detenuta nella sezione femminile, si trova in stato di fermo per omicidio volontario, aggravato dal legame di parentela, e occultamento del cadavere del figlio. Il gip di Ragusa, Claudio Maggioni, dovra’ decidere se convalidare o meno il provvedimento. All’interrogatorio di garanzia assistono il procuratore Carmelo Petralia, il sostituto Marco Rota ed il difensore della mamma di Loris, Villardita.
La tragica vicenda, frattanto, si arricchisce di un nuovo giallo. La mamma del bambino avrebbe nascosto un telefonino in cui erano presenti le foto del figlio. Secondo la sorella della donna, la 26enne lo avrebbe messo da parte nell’attesa di consegnarlo a chi fosse stato in grado di salvare le immagini su dei cd. Gli investigatori, al lavoro per accertare l’esistenza effettiva di questo telefonino, sono convinti che dalla sua analisi si possano raccogliere ulteriori elementi utili a ricostruire cosa accadde esattamente la mattina del 29 novembre a Santa Croce Camerina, ed eventuali complicità nella commissione dell’omicidio.
