Crocetta: Nuovo governo non si tocca, ma c’è spazio per parte Pd

12 aprile 2014

Per il governatore Rosario Crocetta, dopo il tanto travagliato rimpasto e dopo che, finalmente, attraverso un blitz ieri a tarda sera ha varato il suo nuovo governo, il neo nato esecutivo non si tocca. “Ritocchino alla giunta? E che facciamo ‘aspettando Godot’? Godot e’ la morte”, fa sapere Crocetta, secondo il quale, “ho fatto la giunta e se una parte del Pd, quella che non ha dato il via libera al rimpasto, ritiene di dovere partecipare a questa esperienza, io sono pronto”. “Ma la giunta – sottolinea – e’ definitiva e gli assessori sanno che devono lavorare”. Ma auspica: “Se si dovesse provvedere ad aprire finalmente a quest’area del Pd, io sarei l’uomo piu’ felice della terra perche’ avrei riunito il mio partito che non voglio dividere”. Sulla formazione del nuovo esecutivo, tuttavia, Crocetta tiene a precisare che “la composizione del governo non e’ un atto contro il Pd, anzi credo sia persino un atto di amore nei confronti del Pd”.

Poi racconta: “Il Pd da un anno chiede di fare il rimpasto. Avevamo iniziato un tavolo, dovevamo chiudere con i partiti e alla fine con i partiti ho chiuso. A me non interessa se dentro i partiti ci sono posizioni diverse, questo riguarda loro. Ora ci sono le elezioni europee, ci sono assessori sia dell’Udc sia del Pd candidati, dopo si potra’ vedere. Pero’ mi pare di capire che in una parte del Pd, anche ieri, non c’era la volonta’ di chiudere questa vicenda”. E’ consapevole, d’altronde, che “a qualcuno puo’ venire il mal di pancia, ma ci sono tanti rimedi, io ho il dovere di governare e non avevo altra scelta”. Poi sferra un colpo basso ad alcuni esponenti del suo stesso partito. “Oggi c’e’ un attacco vero all’antimafia – chiosa Crocetta – e non condivido queste contrapposizioni a chi e’ piu’ bravo. Puo’ avere anche una regia, non lo so, ma il piu’ delle volte e’ legato a protagonismi personali di chi pensa di fare la lotta alla mafia meglio degli altri”. In sostanza, “togliamoci dalla testa questi protagonismi, l’antimafia vince se e’ unita al suo interno, se supporta il lavoro della magistratura e rispetta sempre il suo operato”.

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