Obbligo etichetta su funghi e tartufi

Obbligo etichetta su funghi e tartufi
28 maggio 2017

Funghi o tartufi venduti freschi devono riportare obbligatoriamente in etichetta o su appositi cartellini il luogo di raccolta o coltivazione, per evitare che prodotti stranieri vengano spacciati per italiani come purtroppo spesso è avvenuto fino ad ora. E` quanto afferma la Coldiretti nel rendere noti i contenuti nella risposta ufficiale della Commissione Europea ad un quesito sollecitato dalla stessa Organizzazione per smascherare pericolose furbizie nel commercio di prodotti simbolo del Made in Italy. La Commissione Europea – sottolinea la Coldiretti – ha chiarito che le indicazioni obbligatorie devono essere presenti sui documenti che accompagnano il prodotto in tutte le fasi della commercializzazione e che l’indicazione del Paese di origine è sempre obbligatoria per tutti i prodotti ortofrutticoli freschi, anche se esentati dal rispetto della norma di commercializzazione generale, come tartufi e funghi spontanei. Dunque, sarà possibile sapere se i pregiati frutti del bosco sono stati raccolti nella Penisola o se sono arrivati in Italia da Paesi lontani con minore freschezza e garanzie di qualità e sicurezza alimentare.

L`obbligo di etichettatura di origine mette chiarezza in un settore in cui nel 2016 sono stati importati in Italia oltre 7 milioni di chilogrammi tra funghi e tartufi freschi, dei quali 2,5 milioni di chili arrivano dalla Polonia e oltre 2 milioni dalla Romania, per un valore complessivo di 41 milioni. Ben 11 milioni di euro riguardano specificatamente i tartufi per un quantitativo di 167000 chili. Un commercio che dietro il quale – denuncia la Coldiretti – in mancanza di norme trasparenti sull`obbligo di indicare in etichetta l`origine si sono nascosti inganni e truffe come dimostrano le numerose operazioni messe in atto dalle forze dell`ordine. Nel 2016 – ricorda la Coldiretti – sui 58 controlli nel settore della commercializzazione di tartufo sono state notificate ben 9 notizie di reato e 11 contestazioni amministrative da parte dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con diffuse irregolarità di etichettatura e nell`osservanza degli obblighi di rintracciabilità.

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