Oche, cavalli e pecore tra i filari per fare il vino biointegrale

Oche, cavalli e pecore tra i filari per fare il vino biointegrale
18 giugno 2015

Cavallo da tiro per arare, oche e pecore per pulire la vigna, anfore di terracotta per far sedimentare il vino secondo un’antica tradizione del Caucaso. Succede nell’azienda vitivinicola Olianas di Gergei, paesino del Sarcidano a 60 km da Cagliari, dove si producono vini 100% BioIntegrali: una filosofia, più che un nuovo tipo di agricoltura, che parte dal rispetto per l’ambiente, la natura e le persone che ci vivono. Il progetto inizia nella vigna di famiglia di Artemio Olianas, emigrato a Firenze negli anni Settanta, e tornato nel 2000 in Sardegna da imprenditore. “Mi affascinava il mondo del vino ma soprattutto mi faceva piacere tornare a rivivere la mia terra con più tempo a disposizione”Il progetto del BioIntegrale nasce dall’incontro con Stefano Casadei, enologo e imprenditore di grande esperienza internazionale. “BioIntegrale significa riscoprire nel passato, riadattandole al presente, varie tecniche agronomiche a volte trascurate o disperse nei nostri ricordi, rimesse in gioco con la tecnologia di oggi” spiega Casadei – la Sardegna è una terra che si presta moltissimo a questa idea perché è la natura che domina sull’uomo, basta farla parlare e scorrere ed è protagonista assoluta”.La filosofia BioIntegrale è riassunta in un Decalogo: vietato l’uso di diserbanti e prodotti di sintesi, si limitano i mezzi cingolati o su gomma e si privilegiano gli animali come i due cavalli da tiro francesi Vegas e Dinette, le oche e le pecore, che aiutano nella pulizia delle vigne. La vendemmia è manuale con selezione dell’uva in campo, le fermentazioni solo con lieviti indigeni. Caratteristica di Olianas è la vinificazione in anfore di terracotta, tecnica che arriva dall’esperienza di Casadei in Georgia. “Abbiamo fatto una scelta all’interno di pratiche che già esistono e sono regolamentate, con una finestra aperta sul biologico e una sul biodinamico abbiamo cercato di attingere a quello che ci sembra giusto e buono per il nostro processo di lavoro. Non è un’invenzione in più ma qualcosa che cammina in parallelo”.L’azienda Olianas produce e vende 135mila bottiglie tra Cannonau, Perdixi, Vermentino e Rosato: il 70% del mercato è all’estero e di questo il 40 in America. Per il futuro si pensa a completare l’azienda con un’offerta agrituristica che coinvolga i visitatori in un’esperienza completa.

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