Oggi il voto sul candidato premier M5s. E Fico continua a tacere

Oggi il voto sul candidato premier M5s. E Fico continua a tacere
Roberto Fico (M5s), presidente della Camera
21 settembre 2017

Continua la guerra fredda nel Movimento 5 Stelle tra Roberto Fico e i vertici pentastellati: dopo la decisione di non partecipare alle primarie per la scelta del candidato premier, il presidente della commissione Vigilanza Rai rompe il silenzio solo per parlare di Rai ma tace sulle tensioni, raccontate e non smentite in questi giorni, con il leader Beppe Grillo in seguito alla decisione di affidare al candidato premier il ruolo di capo politico M5s. Dopo aver disertato l’hotel Forum dove da domenica a martedì ha alloggiato – e lo aveva atteso nella giornata di lunedì – il comico genovese, ieri Fico ha presieduto a San Macuto la seduta della Commissione che doveva approvare la delibera per regolamentare i conflitti di interesse degli agenti delle star televisive. Ad attenderlo fuori cronisti e telecamere ma il deputato campano non si è fatto vedere. Sui social – twitter e facebook – gli ultimi post sono di cinque giorni fa. Un suo intervento è intanto previsto a Rimini, dove questo fine settimana si svolgerà la kermesse 5 stelle con la proclamazione del candidato premier: Fico interverrà al villaggio Rousseau, lo spazio dedicato al Sistema Operativo Rousseau, in qualità di referente per la funzione ‘Call To Action’ per spiegare insieme ad altri parlamentari il funzionamento della nuova piattaforma. Tra l’altro proprio per prevenire nuovi attacchi hacker come quelli subiti da Rousseau ad agosto, le primarie M5s sono state anticipate a domani. Inizialmente si sarebbero dovute svolgere sabato ma oggi sul blog l’annuncio: “Domani, giovedì 21 settembre, sarai chiamato a votare su Rousseau per scegliere il Candidato Premier del MoVimento 5 Stelle e designando Capo della forza politica che depositerà il programma elettorale sotto il simbolo del MoVimento 5 Stelle per le prossime elezioni”.

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Confermata anche dopo la scadenza del termine per i ricorsi la lista di otto candidati: unico big Luigi Di Maio. A sfidarlo Vincenzo Cicchetti, la senatrice M5s Elena Fattori, Andrea Davide Frallicciardi, Domenico Ispirato, Gianmarco Novi, Nadia Piseddu, Marco Zordan. “I risultati della votazione saranno depositati presso due notai alla chiusa della votazione stessa, e saranno resi pubblici sabato 23 settembre dal palco di Italia 5 Stelle”. “Sono primarie vere – rivendica in Transatlantico Alfonso Bonafede, fedelissimo di Di Maio – lo sono perché nessuno ha chiesto a noi parlamentari di non candidarci o di candidarci. Abbiamo scelto liberamente di non correre”. Il candidato premier e leader in pectore Di Maio intanto è tornato in Sicilia per la campagna elettorale di Giancarlo Cancelleri, all’indomani della sua visita al Duomo di Napoli per il miracolo di San Gennaro. Ieri il vicepresidente della Camera ha difeso con un post su facebook il suo gesto criticato dal vicedirettore del Corriere della Sera Massimo Gramellini: “Il disprezzo per la festa di San Gennaro da parte di un intellettuale come Gramellini è il segno evidente dello scollamento tra chi fa informazione e la gente comune. Per Gramellini la festa di San Gennaro è solo un momento per radunare i baciapile e quello che lui chiama ‘il popolino’. Gramellini non sa che quella è una festa sentitissima da tutti i napoletani e anche da moltissimi campani. È una festa di popolo. Disprezzare queste feste è disprezzare l’Italia. Io le amo, le rispetto e sono veramente felice di essere stato invitato a partecipare ieri alla festa di San Gennaro e accetterò volentieri inviti, se arriveranno, da ogni campanile d’Italia.

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