Oltre 25 anni di abusi sessuali su minori, 4 arresti in congrega religiosa a Catania. In manette uno dei capi

2 agosto 2017

Per oltre 25 anni avrebbero commesso abusi sessuali su minori all’interno di una congregazione religiosa di Aci Bonaccorsi, in provincia di Catania. Per questo la Polizia Postale e delle Comunicazioni etnea, su delega della Procura catanese, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere ed agli arresti domiciliari emessa dal gip di Catania nei confronti di 4 persone ritenute responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla violenza sessuale aggravata ai danni di minori. L’indagine ha preso avvio lo scorso anno, quando la madre di una ragazzina denunciò alla Polizia Postale di Catania i reiterati abusi sessuali subiti dalla figlia all’interno di una congregazione religiosa, denominata “Associazione Cattolica Cultura ed ambiente”, ad Aci Bonaccorsi, fondata da un sacerdote ormai deceduto, e gestita da uno degli arrestati. Si tratta di una comunità composta da circa 5mila persone, un gruppo chiuso, con selezione d’ingresso ad organizzazione di tipo fortemente gerarchico, al cui vertice vi è uno degli arrestati affiancato da altri soggetti con incarichi direttivi, denominati “12 apostoli”. All’interno della Comunità, formalmente dedita alla vendita di prodotti agricoli coltivati dagli affiliati (con proventi di migliaia di euro mensili), venivano perpetrati, da moltissimi anni, atti di violenza sessuale ai danni di minorenni, qualificati come azioni mistiche e spirituali, aventi valenza religiosa. In occasione della denuncia, la madre della minore consegnò uno smartphone in cui erano contenute conversazioni in chat, utili alle indagini. Successivamente sono state identificate altre vittime che, ascoltate dagli inquirenti, hanno confermato gli abusi, descrivendo lo stato di totale plagio esistente all’interno del gruppo, fondato su argomenti di carattere religioso.

Leggi anche:
Accordo Russia-Ucraina: 48 bambini sfollati per la guerra tornano a casa

Le indagini hanno consentito di accertare l’esistenza di una vera e propria associazione a delinquere, finalizzata alla violenza sessuale aggravata, composta oltre che dal gestore della comunità, anche da almeno tre donne che si occupavano del reclutamento delle minori da sottoporre alle pratiche sessuali, vincendone le resistenze ed organizzando dei veri e propri “turni” delle bambine nell’abitazione dell’uomo, durante i quali le ragazzine, oltre ad attendere alle svariate necessità dell’indagato, dovevano soddisfare anche le sue richieste sessuali, talvolta anche in gruppo. Le vittime, inoltre, erano costrette a sottoscrivere delle lettere in cui dichiaravano il loro amore, dichiarandosi espressamente consenzienti alle sue richieste sessuali. Chi esprimeva dubbi o non aderiva alle richieste dell’uomo e delle sue collaboratrici veniva tacciato di essere privo di fede in Dio e, talvolta, anche multato con obbligo di pagamento di somme di denaro. Gli abusi venivano consumati oltre che all’interno dell’abitazione del soggetto, anche all’interno del cosiddetto “cenacolo”, luogo in cui la Comunità si riuniva con cadenza settimanale per riunioni su argomenti religiosi, in occasione delle quali l’uomo faceva delle “locuzioni” religiose, proclamandosi la reincarnazione di un Arcangelo. Nel corso delle perquisizioni è stato rinvenuto materiale cartaceo ed informatico, tra cui moltissime lettere redatte dalle giovani, nonché il “registro” con gli elenchi nominativi di migliaia di adepti. (foto, sede Associazione)

Leggi anche:
La Giulietta di Enrico Mattei esposta di fronte a Palazzo Chigi

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti