Senz’altro nessuno si aspettava più di 700mila domande per il rinnovo delle graduatorie di istituto, “ma ciò non giustifica le enormi difficoltà che si stanno affrontando per la compilazione del modello B che indica le scuole prescelte per la probabile chiamata a supplenza”. Così Francesco Sinopoli, segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL, commenta le 700mila domande di supplenza con cui gli aspiranti precari hanno bombardato il Miur per potere compilare, entro il 25 luglio come previsto dalla legge, il modulo online per potere entrare in graduatorie per le supplenze nel triennio 2017/2019. Il sistema non ha retto alla mole di accessi ed è andato in tilt. “Il sistema è completamente bloccato senza che alcuno al Ministero sappia spiegarne le cause – spiega Sinopoli – Riteniamo molto grave quanto sta accadendo e stiamo studiando le possibili azioni di rivalsa. Il malfunzionamento di questa infrastruttura rischia di pregiudicare l’inizio dell’anno scolastico. Sono danneggiati tutti: gli studenti e le famiglie, le segreterie delle scuole sovraccaricate di tutto il lavoro che il sistema informatico non riesce a svolgere e i precari che rischiano di subire penalizzazioni a causa dei malfunzionamenti continui fino a pregiudicarne la stessa opportunità di lavorare”. Sottolineando che “è tutto inadeguato, dal sistema informativo alle scadenze insostenibili. Anni di disinvestimenti e tagli si pagano”, Sinopoli chiede che si fermino le macchine “per risolvere i problemi immediatamente. Serve dare certezza alle scuole e ai diritti dei precari” e chiede una convocazione urgente delle organizzazioni sindacali.
