Omicidio Noemi, il fidanzato diciassettenne omicida “pentito” tace davanti al giudice

Omicidio Noemi, il fidanzato diciassettenne omicida “pentito” tace davanti al giudice
La sedicenne Noemi Durini, trovata morta sotto un cumulo di pietre
16 settembre 2017

Si dichiara pentito parlando con i suoi legali il diciassettenne reo confesso dell’omicidio della fidanzatina, la sedicenne Noemi Durini, trovata morta sotto un cumulo di pietre nelle campagne poco lontano da Santa Maria di Leuca (Lecce) dopo diversi giorni di ricerche. Nelle dichiarazioni fatte filtrare, ma anche dagli atteggiamenti assunti nei giorni scorsi e dalle testimonianze di chi lo conosce, Lucio appare una personalita’ controversa, che varia dalla strafottenza al pentimento e su questo stanno giocando anche i suoi legali che hanno,infatti, chiesto al Tribunale dei minori di Lecce di disporre una perizia psichiatrica. Il ragazzo e’ accusato di omicidio volontario premeditato e aggravato dai futili motivi e dalla crudelta’ e stamani davanti al Gip si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere. I suoi avvocati Luigi Rella e Paolo Pepe hanno chiesto alla Gip Ada Colluto di non convalidare il fermo disposto il 13 settembre dalla pm Anna Carbonara, dopo la confessione.

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Al di la’ del procedimento giudiziario rimane lo scenario di una vicenda sconvolgente che ha fatto parlare di guerra tra famiglie, tra denunce e contro denunce, e che ha fatto scattare accertamenti delle istituzioni. Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha inviato gli ispettori per acquisire tutti i documenti relativi alla situazione dei due ragazzi che certamente avevano un rapporto difficile ma che evidentemente non sono stati aiutati a superare limiti caratteriali ed ambientali. La mamma di Noemi aveva denunciato il ragazzo per maltrattamenti e i genitori di lui avevano denunciato la ragazza di Specchia per atti persecutori. Dalla prima segnalazione era scaturito un provvedimento di affidamento di Noemi ai Servizi sociali e al Sert, che e’ stato notificato al Comune di Specchia quando la ragazza era gia’ scomparsa.

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L’istruttoria del Tribunale dei minori sul ragazzo, invece, era ancora all’inizio tanto che solo a fine agosto era stata chiesta una relazione su di lui ai Servizi sociali di Alessano. La mamma di Noemi ora chiede “giustizia subito” per la figlia: “Mia figlia ormai si stava rendendo conto che questa famiglia era piu’ grande di lei e non poteva competere, come io le avevo sempre detto. Mia figlia e’ un angelo e adesso sta in cielo, e siccome c’e’ e ci sara’ sempre la mamma, anche se qui lei non e’ fisicamente, io la proteggero’ a vita. Quindi, con la legge sbrighiamoci: subito giustizia per mia figlia”. La donna, Imma Rizzo, chiede anche che i funerali si svolgano sobriamente senza maxischermi o omaggi in moto da parte degli amici, insomma senza spettacolarizzazione e, magari, senza quel clamore mediatico che sembra ricordare, tra lunghe dirette tv e talk show tra esperti, quanto accaduto ad un centinaio di chilometri, ad Avetrana, per l’omicidio di Sarah Scazzi. Il funerale dovrebbe svolgersi martedi’, considerato che per lunedi’ e’ stata fissata l’autopsia da parte del medico legale Roberto Vaglio. Dopo l’esame il corpo sara’ restituito alla famiglia.

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