Ong turca: nuova flottiglia per rompere blocco Gaza

11 agosto 2014

Una ong islamica turca ha annunciato l’intenzione di armare una nuova flottiglia per violare il blocco navale imposta da Israele su Gaza, quattro anni dopo un’impresa simile che costò la vita a dieci cittadini turchi, uccisi in un raid della marina dello Stato ebraico. Gli organizzatori della flottiglia del 2010 si sono riuniti nel weekend a Istanbul e annunceranno domani alla stampa la decisione di ripetere l’iniziativa “alla luce dell’ultima aggressione israeliana a Gaza”, si legge in un comunicato dell’Ihh, Fondazione per l’aiuto umanitario. “La coalizione della “Freedom flotilla” fa nuovamente rotta su Gaza per sfidare il blocco israeliano” afferma l’IHH, sottolinenado che “la complicità della maggior parte dei Paesi” con lo stato ebraico” impone questo dovere alla società civile”.

A maggio 2010 l’assalto dei commando israeliano all’ammiraglia della flottiglia, la Mavi Marmara, aveva provocato la morte di dieci cittadini turchi e una grave crisi diplomatica tra due ex alleati regionali. Nel 2012 la giustizia turca ha aperto un processo in contumacia contro quattro ex alti ufficiali delle forze armate israeliane, colpiti da un mandato di arresto internazionale. Dopo le scuse ufficiali avanzate dal premier di Israele Benjamin Netanyahu ad Ankara, sono partiti i negoziati per il risarcimento delle famiglie delle vittime, che per il momento non hanno raggiunto un risultato. Eletto ieri presidente della Repubblica, il premier islamico conservatore turco Recep Tayyip Erdogan nelle ultime settimane ha moltiplicato gli attacchi contro la campagna militare di Israele a Gaza, che ha già ucciso più di 2.000 palestinesi. L’ong IHH è considerata vicina al governo turco.

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