Pac, raggiunta intesa Mipaaf-Regioni

27 maggio 2014

Raggiunta l’intesa con le Regione sulla Politica Agricola Comune 2014-2020. Ad annunciarlo, in una nota, è il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. Il ministro Maurizio Martina ha incontrato oggi gli Assessori all’Agricoltura delle Regioni italiane, per definire l’attuazione nel nostro Paese della Pac 2014-2020, che vale 52 miliardi di euro. A seguito della riunione è stato raggiunto un accordo sul testo base del ministero, assumendo le modifiche unitarie proposte dalle Regioni, che hanno portato alla definizione dell’intesa complessiva sul nuovo sistema di pagamenti diretti.

Le scelte sono state fatte, nonostante la riduzione delle risorse rispetto alla precedente programmazione 2007-2013, privilegiando un criterio di equità, rispettando l’equilibrio territoriale, sintetizzando le numerose istanze provenienti dai diversi settori e rafforzando gli ambiti strategici dell’agricoltura italiana. Le principali decisioni assunte hanno riguardato la ripartizione degli aiuti accoppiati, per i quali è stata fissata una quota all’11%, pari a oltre 426 milioni di euro, lasciando il 4% delle risorse al pagamento di base. I settori sui quali sono state concentrate le risorse sono: zootecnia da carne e da latte, piano proteico e seminativi (riso, barbabietola e pomodoro da industria), olivicoltura. Per incentivare il lavoro giovanile, è prevista la maggiorazione degli aiuti diretti nella misura del 25% per i primi 5 anni di attività per le aziende condotte da under 40, assicurando il livello massimo di plafond disponibile che ammonta a circa 80 milioni di euro.

Leggi anche:
Decarbonizzare e non delocalizzare, l'Ue approva nuove norme per industria 

”L’accordo arriva dopo un lungo lavoro con le Regioni – ha dichiarato il ministro Martina – che ci consente oggi di scrivere un capitolo importante della nuova Pac, mantenendo l’impegno di chiudere entro il mese di maggio. Abbiamo fatto scelte decisive per il futuro e per il rilancio dell’agricoltura, guardando in particolare a settori strategici come la zootecnia e l’olivicoltura e programmando un piano proteico nazionale e il sostegno a colture come la barbabietola, il riso e il pomodoro da industria. Fondamentali  – ha concluso – anche le scelte di una più equa distribuzione delle risorse. Abbiamo privilegiato il lavoro e i giovani, proprio perché questo settore può essere protagonista del rilancio economico del Paese”.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti