Palermo, arrestati prete esorcista e ufficiale dell’Esercito per pedofilia. Il colonnello già sospeso, lo Stato Maggiore: “Profondo sdegno”

Palermo, arrestati prete esorcista e ufficiale dell’Esercito per pedofilia. Il colonnello già sospeso, lo Stato Maggiore: “Profondo sdegno”
21 ottobre 2016

Un prete esorcista e un ufficiale dell’esercito sono stati arrestati a Palermo per violenze sessuali a donne a bambini. Padre Salvatore Anello, religioso cappuccino di 59 anni, noto ‘guaritore’ ed esorcista, cappellano dell’ospedale Civico, e’ stato bloccato in convento dagli agenti della Polizia di Stato della Sezione di Pg della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, in convento. E’ accusato di avere abusato sessualmente, “attraverso rapporti parziali”, di quattro donne e di una minore di 12 anni. Le vittime erano soggiogate dal suo carisma e da quelle che chiamava “preghiere di guarigione”, finche’ una di loro ha raccontato tutto. In manette anche il colonnello dell’Esercito Salvatore Muratore, 52 anni, in servizio alla caserma Turba di Palermo: quando le vittime mostravano qualche perplessita’, diceva loro che “era il diavolo che parlava e che lui invocava il demone della lussuria”. I due sono stati rinchiusi in carcere. L’ufficiale è già stato sospeso dal servizio come comunica lo Stato Maggiore dell’esercito esprimendo “profondo sdegno e condanna nei riguardi dei gravi eventi accaduti”. “Confermando la massima collaborazione con gli organi inquirenti – scrive in una nota lo Stato Maggiore – l`Esercito ha già avviato tutte le procedure per l`immediata sospensione del militare dal servizio”. La Forza Armata ribadisce quindi “il pieno rigore nel perseguire i comportamenti che, violando la dignità umana, non rispettano i principi e i valori su cui si fonda l`Istituzione e screditano tutti i soldati che, invece, con onestà e professionalità, quotidianamente svolgono il proprio devoto servizio alla Nazione, in Italia e all`estero, anche a rischio della propria vita”.

Le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca e dal sostituto Giorgia Righi, iniziate nell’aprile 2016, hanno preso spunto dalla denuncia di due minorenni e della madre che hanno riferito di avere subito violenza sessuale da parte dell’ufficiale, molto attivo in un gruppo di preghiera in citta’. Spacciandosi anche lui per guaritore esorcista, aveva convinto le donne di essere possedute dal demonio, costringendole, in quella che lui definiva una “preghiera di liberazione”, ad avere rapporti sessuali. “E’ il diavolo che parla. Invoco il demone della lussuria”, diceva quando le vittime mostravano qualche dubbio. L’attivita’ investigativa ha permesso di individuare un’altra donna oggetto delle attenzioni di Muratore, una parente della prima vittima; anche lei ha riferito che l’arrestato tentava di convincerla che i suoi guai dipedevano dal fatto di avere il malocchio, il male addosso. Sempre con il pretesto di liberarla dal demonio, Muratore ha abusato sessualmente anche di una minore chiedendole di inviarle delle foto in costume. In questo caso la ragazza ha riferito che era stata la madre, appartenente allo stesso gruppo di preghiera dell’indagato, a consigliarle di rivolgersi all’uomo. Gli sviluppi dell’indagine hanno permesso di identificare come coinvolto nella vicenda, il frate cappuccino Salvatore Anello. Il religioso e’ risultato essere in stretto contatto con il colonnello e si proponeva come guaritore esorcista attraverso la celebrazione di “preghiere di guarigione”. Almeno quattro donne e una dodicenne tra le sue vittime. Quando si recavano nel suo studio, il prete celebrava “la preghiera di guarigione”, palpando insistentemente le donne nella parti intime. Le indagini continuano, informa la questura, per accertare eventuali ulteriori complici e vittime.

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