A Palermo la memoria è incisa sugli alberi di Casa Professa

4 febbraio 2019

Il nomi delle vittime di mafia e terrorismo intagliati sulle cortecce di due alberi piantati all’interno del giardino della biblioteca comunale di Palermo, nel plesso di Casa Professa. L’istallazione, dal titolo “Genealogia di Damnatio Memoriae, Palermo 1947-1992”, è ad opera delle artiste Goldschmied & Chiari, e rientra nell’ambito del Progetto Fondazione Cultura e Arte per Ballarò, lo storico centralissimo quartiere del capoluogo siciliano. Una iniziativa che fa seguito alla mostra “Foresta Urbana”, fortemente voluta dal Prof. Avv. Emmanuele Emanuele nei mesi scorsi a Palermo.

“Ho sempre ritenuto che l’arte debba essere a contatto col mondo che la circonda, e in particolare, per la mia sensibilità sociale, a coloro che vivono nei quartieri meno fortunati delle periferie delle città – ha detto il Prof. Emmanuele Emanuele -. Oggi accade di istallare un’opera meravigliosa e bellissima che a mio avviso è la più opportuna perchè fissa nella memoria una delle più grandi tragedie della nostra terra e mi pareva doveroso venisse ricordata. Questa istallazione verrà fatta qui a Ballarò, e sono felice che si sia ritrovato un percorso comune con la città”. L’installazione è costituita da due alberi intagliati dove la genealogia familiare viene sostituita da una genealogia politica; quella costituita dai nomi delle vittime, dalle date, e dai luoghi degli omicidi, delle stragi di mafia avvenuti nell’area di Palermo, che si dispiegano da Portella della Ginestra alla strage di Via d’Amelio, e di cui sono stati vittime uomini di Stato. Magistrati, poliziotti, carabinieri e politici.

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Le date ed i luoghi degli avvenimenti sono intagliati sul tronco e sui rami, utilizzando i caratteri delle genealogie dinastiche. La forte connotazione dell’opera, legata alla memoria, è confermata dalla sua collocazione in un luogo particolarmente simbolico, quale il plesso della Biblioteca Comunale, nel quale Paolo Borsellino nel 1992 tenne il suo ultimo dibattito nell’atrio della Biblioteca, successivamente a lui dedicato. “Il Prof Emmanuele è un cittadino palermitano che ritorna a Palermo per dare un contributo di rinascimento a Palermo – ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando -. E un contributo di rinascita culturale. Per questo mi è sembrato opportuno conferirgli il primo titolo di ambasciatore Palermo culture”.

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