Papa: migranti, pedofilia, divisione nella Chiesa le croci di oggi

Papa: migranti, pedofilia, divisione nella Chiesa le croci di oggi
20 aprile 2019

I migranti “che trovano le porte chiuse a causa della paura e dei cuori blindati dai calcoli politici”, “piccoli, feriti nella loro innocenza e nella loro purezza”, “i consacrati che, strada facendo, hanno dimenticato il loro primo amore”, la nostra casa comune “che appassisce seriamente sotto i nostri occhi egoistici e accecati dall’avidita’ e dal potere” e la Chiesa “che si sente assalita continuamente dall’interno e dall’esterno”. Sono alcune delle “croci del mondo” elencate da Papa Francesco al termine della Via Crucis al Colosseo. Nella preghiera del Pontefice anche la croce “delle persone affamate di pane e di amore”, “delle persone sole e abbandonate perfino dai propri figli e parenti”, “delle persone assetate di giustizia e di pace”, “delle persone che non hanno il conforto della fede”.

E ancora: “la croce degli anziani che si trascinano sotto il peso degli anni e della solitudine”, “la croce dell’umanita’ che vaga nel buio dell’incertezza e nell’oscurita’ della cultura del momentaneo”, “la croce delle famiglie spezzate dal tradimento, dalle seduzioni del maligno o dall’omicida leggerezza e dall’egoismo”, “la croce dei consacrati che cercano instancabilmente di portare la Tua luce nel mondo e si sentono rifiutati, derisi e umiliati”, “la croce dei tuoi figli che, credendo in Te e cercando di vivere secondo la Tua parola, si trovano emarginati e scartati perfino dai loro famigliari e dai loro coetanei”. Francesco elenca infine anche la croce “delle nostre debolezze, delle nostre ipocrisie, dei nostri tradimenti, dei nostri peccati e delle nostre numerose promesse infrante” e “della Tua Chiesa che, fedele al Tuo Vangelo, fatica a portare il Tuo amore perfino tra gli stessi battezzati”.

Prostitute, vittime della tratta, minori venduti, migranti rinchiusi in campi di raccolta simili a lager nei Paesi di transito e a cui viene rifiutato un porto sicuro, i morti del deserto e del mare diventati i nuovi cimiteri, tombe d’acqua, poveri la cui carne e’ “divorata” dai ricchi. Sono i protagonisti delle meditazioni e delle preghiere proposte quest’anno per le stazioni della Via Crucis del Venerdi’ Santo al Colosseo, i cui testi sono stati affidati da Papa Francesco a suor Eugenia Bonetti, missionaria della Consolata e presidente dell’Associazione “Slaves no more”. Il Pontefice ha presieduto il rito, trasmesso in mondovisione, prendendo la parola, al termine con una preghiera conclusiva.

Lungo le 14 stazioni, hanno portato la croce, tra gli altri, il cardinale vicario di Roma Angelo De Donatis, alcuni volontari dell’Unitalsi e altri impegnati sulle strade di Roma, missionari di Siria e Terra Santa, una famiglia italiana e una donna che si e’ sottratta al giro della prostituzione con la figlia. Papa Francesco e’ arrivato al Colosseo intorno alle 21. Al suo arrivo e’ stato accolto dalla sindaca di Roma Virginia Raggi. I testi delle meditazioni e delle preghiere della Via Crucis sono stati affidati a suor Eugenia Bonetti, missionaria della Consolata e presidente dell’associazione ‘Slaves no more’. Al centro delle meditazioni la sofferenza di tante persone vittime della tratta di esseri umani. Intorno alle 22.20 il pontefice ha lasciato il Colle Palatino per rientrare in Vaticano.

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