E’ sfida delle cene nel Pd, a Carlo Calenda che invita a casa sua Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e Marco Minniti replica Nicola Zingaretti che dà appuntamento “in trattoria” a “un operaio, uno studente, un professore e un imprenditore”. Una sfida che, peraltro, rischia di essere rimandata, perché sulla serata da Calenda ci sarebbe la perplessità di Matteo Renzi e qualcuno nel Pd spiega che se ne riparlerà dopo la manifestazione del 29 settembre.
Calenda, questa mattina, su twitter aveva già fatto capire che l’iniziale appuntamento fissato per domani sera era cambiato, senza però dare dettagli. Rispondendo a chi gli chiedeva se tutti gli invitati avevano accettato, l’ex ministro ha scritto: “Sì, ma la data è stata spostata, e per evitare l`ennesimo tormentone sul Pd rimane riservata. Sono molto contento è un gesto di responsabilità di tutti i partecipanti. Bene così. Ottima notizia”.
Ma il tema è stato scelto anche da Zingaretti, candidato alla segreteria Pd, che contrappone la “trattoria” al riserbo di casa Calenda. “Ho organizzato in trattoria una cena con un imprenditore del Mezzogiorno di una piccola azienda, un operaio, un amministratore impegnato nella legalità, un membro di un`associazione in prima fila sulla solidarietà, un giovane professionista a capo di un’azienda Start Up, una studentessa ed un professore di Liceo. A tutti loro voglio chiedere: che dobbiamo fare secondo voi? Dove abbiamo sbagliato? Come riprendere a lottare e vincere? Perché la nostra storia ricomincia così: ascoltando le persone”.
Mossa alla quale Calenda replica usando un pezzo di Huffington post, che parlava di “risposta di Zingaretti” alla sua iniziativa: “Non credo. Anzi lo escludo. Zingaretti è persona troppo intelligente per ‘rispondere’ così a un incontro tra quattro persone che peraltro non è fatto contro nessuno ma solo per confrontarsi tra ex colleghi di governo. Evitiamo interpretazioni che non reggono”. Il congresso Pd inizia a tavola.
