Kim andra’ a Seul. Trump: “Abbiamo fatto molta strada”

19 settembre 2018

Sara’ il futuro a dire se il terzo round di colloqui a Pyongyang tra il leader nordcoreano, Kim Jong-un, e il presidente sudcoreano, Moon Jae-in, ha fatto davvero segnare un nuovo passo in avanti nelle relazioni tra le due Coree. Ma certo gli impegni presi dai due leader sono importanti: Kim ha promesso di recarsi a Seul “nel prossimo futuro” e di chiudere in modo “permanente” il sito di test missilistici di Dongchang-ri, alla presenza di esperti internazionali. Anche il sito nucleare di Yongbyon potrebbe venire chiuso, se pero’ Washington prendera’ “misure corrispondenti”.

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L’accordo firmato tra i leader delle due Coree punta a ridurre le tensioni militari e le possibilita’ di scontri accidentali, per rendere la penisola coreana libera dalla minaccia delle armi nucleari. I due Paesi hanno intenzione di costruire una struttura per poter tenere in qualsiasi momento le riunioni delle famiglie divise, lavorare insieme per creare collegamenti stradali e ferroviari e candidarsi congiuntamente per ospitare le Olimpiadi del 2032. Le iniziative sono state annunciate da Moon che ha precisato come la storica visita di Kim a Seul potrebbe avvenire entro l’anno e sarebbe “una pietra miliare monumentale nelle relazioni intercoreane”, il primo leader nordcoreano a recarsi al Sud dalla fine della guerra negli anni ’50. L’accordo “porta la nuova speranza della gente e il desiderio forte e ardente per la riunificazione”, ha dichiarato Kim.

Quello in corso a Pyongyang e’ il terzo round di colloqui tra i due leader coreani dopo il primo incontro del 27 aprile nella zona demilitarizzata e il secondo a sorpresa del 26 maggio, seguito a giugno dallo storico summit a Singapore tra il leader nordcoreano Kim e il presidente americano, Donald Trump. E proprio l’inquilino della Casa Bianca ha immediatamente rilanciato la notizia su Twitter, sottolineando che “Kim Jong-un ha acconsentito a ispezioni nucleari, oggetto di negoziati finali, allo smantellamento in maniera permanente di un sito di ‘test e lancio’ alla presenza di esperti internazionali. E nel frattempo, non ci saranno razzi o test nucleari”.

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Inoltre – ha continuato Trump – “la Corea del Nord e del Sud presenteranno un’offerta congiunta per ospitare le Olimpiadi del 2032. Molto eccitante!”. Dopo il summit a Singapore, Washington sta facendo pressioni sul Nord perche’ realizzi “una denuclearizzazione finale e completamente verificata”. Da parte sua, Pyongyang punta a ottenere una dichiarazione formale della fine della guerra coreana – tecnicamente e’ in vigore ancora l’armistizio – e ha condannato “l’approccio da gangster” dell’amministrazione americana che ha chiesto di rinunciare unilateralmente a tutte le armi. Donal Trump, infine, fa sentire la sua voce. “La Corea del nord si e’ reimpegnata nella denuclearizzazione. Abbiamo fatto molta strada”, scrive su Twitter il presidente degli Usa dopo l’incontro tra i due leader coreani e l’impegno di Kim Jong-Un alla denuclearizzazione, anche se a condizioni diverse da quelle chieste dallo stesso capo della Casa Bianca.

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