Pasticcio Province, ora si pensa a legge-voto per “modificare la Delrio”

6 febbraio 2017

“Per uscire dall’ingorgo istituzionale dopo l’esito referendario sulle Province, l’Ars faccia una legge-voto per modificare la legge Delrio”. Lo ha detto il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone intervenendo a Ragusa alla cerimonia protocollare sui 90 anni della Provincia. “Da Ragusa – ha aggiunto Ardizzone – parte una riflessione sul ruolo da dare alle ex Province. Ripartiamo dalla legge 9 discutendo principalmente di funzioni e competenze”. Il futuro delle ex Province e’ stato il leit-motiv della cerimonia protocollare per i 90 anni dell’istituzione della provincia di Ragusa. Un tema centrale in questo momento sviluppato dal Commissario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa Dario Cartabellotta che ritiene “che la legge istitutiva dei Liberi Consorzi Comunale puo’ essere un punto di partenza sul piano delle funzioni cui bisogna aggiungere la programmazione dei fondi europei”.

L’ex presidente della provincia Franco Antoci ha sottolineato l’importanza della governance con ‘l’elezione diretta del presidente che appare ineludibile se si vuole rilanciare il ruolo delle ex Province perche’ un sindaco, seppure di un territorio di piccole dimensioni come quello ibleo, non puo’ caricarsi anche questo onere”. Il costituzionalista Agatino Cariola ha ripercorso invece sul piano giuridico la legislazione in materia di ex Province e che l’elezione di secondo livello ha una sua valenza ma non esprime la volonta’ popolare. L’assessore regionale alle Autonomie Locali Luisa Lantieri ha posto invece l’accento sulle difficolta’ finanziarie degli enti intermedi: “Il 2017 e’ un anno difficile per le ex province sul piano finanziario per il prelievo forzoso da parte dello Stato – ha aggiunto l’assessore Lantieri – per la diminuzione della spesa pubblica, ma nel riparto di 900 milioni deciso dalla Finanziaria nazionale non possono essere escluse le province siciliane. Ho gia’ incontrato il ministro per gli Affari Regionali Enrico Costa e il sottosegretario Bressa ponendo la questione perche’ la Regione siciliana in quanto regione a statuto speciale non puo’ essere esclusa dal riparto nazionale sulle ex Province”.

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