Il patto segreto di Conte-Macron nella cornice elegante di Casina Valadier

Il patto segreto di Conte-Macron nella cornice elegante di Casina Valadier
Il premier, Giuseppe Conte (sx) e il presidente francese, Emmanuel Macron
27 giugno 2018

Linea dura sulla gestione dei migranti perche’ ‘chi entra in Italia, entra in Europa’. Il leit motiv del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, resta questo: un caposaldo su cui insistere per risolvere il problema della gestione dei flussi migratori in un’ottica di collaborazione europea. Il premier italiano – al lavoro nel suo ufficio a palazzo Chigi per preparare il discorso da pronunciare oggi in aula alla Camera (alle 9.30) e al Senato (alle 16) sul Consiglio europeo di Bruxelles di domani 28 e 29 giugno – partira’ dai 10 punti gia’ portati sul tavolo del vertice informale di domenica scorsa ai partner europei.

E intanto spunta la notizia di un incontro ufficioso e riservato, che c’e’ stato lunedì sera a Roma, di Conte con il presidente francese Emmanuel Macron: un lungo faccia a faccia, nella cornice elegante di Casina Valadier, che sarebbe stato cruciale per sbloccare la situazione della Lifeline, la nave della Ong tedesca che dopo giorni nel Mediterraneo dovrebbe finalmente approdare a Malta. “Ho appena sentito al telefono il presidente Muscat: la nave della Ong Lifeline attracchera’ a Malta” aveva fatto sapere ieri il premier italiano. E aveva spiegato: “Con il presidente maltese abbiamo concordato che l’imbarcazione sara’ sottoposta a indagine per accertarne l’effettiva nazionalita’ e il rispetto delle regole del diritto internazionale da parte dell’equipaggio”.

Quindi, “coerentemente con il principio cardine della nostra proposta sull’immigrazione, secondo cui chi sbarca sulle coste italiane, spagnole, greche o maltesi, sbarca in Europa, l’Italia fara’ la sua parte e accogliera’ una quota dei migranti che sono a bordo della Lifeline, con l’auspicio che anche gli altri Paesi europei facciano lo stesso come in parte gia’ preannunciato”. Parole in linea con la politica portata avanti sin qui dal governo M5s-Lega con toni anche molto duri da parte di Luigi Di Maio e soprattutto di Matteo Salvini – che anche ieri sera ha attaccato Macron invitandolo a rispettare gli accordi firmati in Europa e quindi ad aprire le “porte di casa sua ai 9mila immigrati che la Francia si era impegnata ad accogliere dall’Italia” e sostenendo che “l’arroganza francese non va piu’ di moda in Italia” – ma che Conte cerca di interpretare con quel ‘buon senso’ e quella ‘moderazione’ che gli vengono attribuiti.

Sull’incontro tra Conte e Macron, e’ il presidente francese a svelare che “e’ stato chiesto da Conte” e che si e’ trattato di “uno scambio privato, ed e’ per questo che non e’ stato reso pubblico. E’ stata una conversazione tra me e lui – ha raccontato il capo di Stato francese – e come ho gia’ detto in altre occasioni, ci siamo confrontati su questioni di attualita’, che si tratti di eurozona e migranti”. Intanto, in vista del difficile Consiglio Ue di Bruxelles di domani e venerdi’, Conte oggi  in Parlamento tornera’ a rivendicare l’importanza dei 10 punti della proposta italiana: innanzitutto la necessita’ di intensificare gli accordi e i rapporti tra l’Unione europea e i paesi da cui partono o transitano i migranti e investire in progetti; tra i paesi citati ci sono Libia e Niger.

Poi, l’istituzione di hotspot ormai ribattezzati ‘centri di protezione’ internazionale nei paesi di transito per valutare richieste di asilo e offrire assistenza giuridica ai migranti. Ma anche il rafforzamento delle frontiere esterne, il superamento di Dublino e del criterio del paese di primo arrivo per riaffermare la ‘responsabilita’-solidarieta’ come binomio, non come dualismo’. Il presidente del Consiglio, insomma, ribadira’ che sui naufraghi la responsabilita’ deve essere comune tra gli Stati membri e che non puo’ ricadere tutto sui paesi di primo arrivo. Infine, altro punto fondamentale per Conte, il contrasto dei ‘movimenti secondari’ che potranno diventare oggetto di intese tra i paesi maggiormente interessati.

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