Pd in Basilicata secondo al 23%, ma è scontro. Domani direzione

Pd in Basilicata secondo al 23%, ma è scontro. Domani direzione
Nicola Zingaretti
25 marzo 2019

Il secondo posto ottenuto in Basilicata, stesso piazzamento delle precedenti quattro tornate elettorali in altrettante regioni, riaccende lo scontro tra maggioranza e minoranza del Partito Democratico. I renziani, che fino ad oggi hanno retto sulla linea del ‘no al fuoco amico’ imposta dal leader, scatenano le batterie dei social network e attaccano con Luciano Nobili e Anna Ascani, mozione Giachetti: “Da quando Matteo Renzi si e’ dimesso abbiamo perso Friuli, Molise, Abruzzo, Sardegna, Basilicata, Trento e Bolzano. Ma il problema era il carattere di Renzi, ovvio. E finalmente oggi, senza di lui, tutti felici per il secondo posto in Basilicata: felici e perdenti”, scrive Nobili, mentre Ascani tira in ballo il secondo piazzato per antonomasia: “Alla sesta volta credo che persino il grande Toto Cutugno abbia smesso di esultare per il 2 posto. Noi abbiamo intenzione di andare avanti parecchio?”.

La soddisfazione del segretario, Nicola Zingaretti, e’ tuttavia “ben motivata” a sentire i parlamentari a lui piu’ vicini. Tra i non molti esponenti riconducibili al presidente della Regione Lazio alle Camere – dove la maggioranza e’ ancora renziana in virtu’ delle liste elettorali stilate dall’ex segretario per le elezioni 2018 – c’e’ la consapevolezza che ottenere il secondo posto dopo 24 anni di governo ininterrotto e l’inchiesta sulla sanita’ locale che ha coinvolto l’ex governatore Marcello Pittella, non era un risultato scontato. Per quanto riguarda le altre regioni, poi, fonti Pd alla Camera sottolineano che le regioni in cui il Partito Democratico e’ arrivato secondo, dal Friuli alla Sardegna, si e’ dovuto fronteggiare una situazione in cui nessuno dei governatori in carica si e’ ricandidato: Deborah Serracchiani, ex governatrice del Friuli Venezia Giulia, ha scelto di essere candidata alla Camera lasciando il posto al suo vice, Sergio Bolzonello, esponente dell’ex maggioranza renziana; stesso discorso per Luciano D’Alfonso, ex presidente della Regione Abruzzo che, dopo una lunga riflessione, ha optato per l’incarico in Parlamento. “Queste vicende non si possono imputare al ‘Pd senza Renzi’, ma sono coda del partito renziano”, sottolineano le stesse fonti.

Dunque, se non si puo’ festeggiare, il secondo posto in Basilicata e’ per la nuova maggioranza dem sicuramente motivo di soddisfazione: le quattro liste civiche di ispirazione democratica a sostegno di Carlo Trerotola, all’interno delle quali si sono candidati esponenti del Pd e civici, ottengono complessivamente oltre 63.000 voti validi per una percentuale complessiva del 23,1% nelle 650 sezioni scrutinate su 681, battendo il M5S fermo al 20,40% e la Lega al 19,19%. Complessivamente il centrosinistra, relativamente alle politiche del 2018, fa un balzo in avanti di 7 punti percentuali, sottolineano le stessi fonti. “I numeri del Pd e del centrosinistra sono questi”, conferma Marco Miccoli, responsabile Comunicazione del partito”. Non solo: quanto sia importante il secondo posto ottenuto e’ rappresentato anche dai seggi nel consiglio regionale dove Salvini elegge 6 consiglieri contro i 5 del Pd (Comunita’ Democratiche – Pd e Avanti Basilicata piu’ il candidato Trerotola), un quarto del consiglio.

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Di tutto questo, Nicola Zingaretti parlera’ domani, alle 10 al Nazareno, nel corso della direzione nazionale del Pd. Una direzione convocata per chiedere il pieno mandato a ragionare di alleanze in vista delle prossime elezioni amministrative e delle elezioni europee. E’ quanto si apprende da fonti dem. L’intento di Zingaretti e’ chiudere la partita delle alleanze per le europee e poter, poi, presentare il logo. Stando sempre a quanto si apprende, si continua a ragionare per le Amministrative su una alleanza che comprenda Leu, Italia in Comune, Democrazia Solidale e Piu’ Europa. Per quello che riguarda le Europee, invece, rimane l’ipotesi Pd-Siamo Europei allargata alle realta’ civiche e sociali. Sempre durante l’appuntamento di domani, il segretario e la direzione faranno il punto sull’esito del voto in Basilicata.

La posizione del neo segretario e’ nota: “La Basilicata conferma che l’alternativa alla destra e a Salvini siamo noi”, ribadisce Zingaretti a margine delle celebrazioni dell’anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, a Roma: “Il Pd e il nuovo centrosinistra devono diventare piu’ forti. Puo’ sembrare strano, ma purtroppo anche questo non era scontato, visto che dal voto politico il tema era la marginalita’ del centrosinistra”. La priorita’, ora, e’ “organizzarsi per cambiare, perche’ Salvini va fermato, e cominceremo dall’Europa e dalla campagna per le europee. Noi ci batteremo per salvare l’Europa, che significa cambiarla nella maniera piu’ unitaria possibile”, sottolinea ancora il segretario prima di concludere: “Adesso dobbiamo costruire questa lista nuova e un programma di grande rinnovamento, nei prossimi giorni presenteremo il logo e i punti piu’ salienti del programma per voltare pagina. Ora c’e’ bisogno di rinnovare ed unire e chiamare a raccolta tutti quanti. Il popolo del centrosinistra c’e’, ora serve un progetto politico per tornare a vincere, quello e’ il nostro obiettivo. Per arrivare primi: se sei terzo prima devi riuscire ad essere secondo”.

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