Pd, da relazione Zingaretti a direzione nazionale. Il timing dell’Assemblea

Pd, da relazione Zingaretti a direzione nazionale. Il timing dell’Assemblea
Nicola Zingaretti e Paolo Gentiloni
16 marzo 2019

L’inizio ufficiale e’ previsto per le 10,30 di domani, domenica 17 marzo, ma la giornata dei leader del Partito Democratico comincera’, come da tradizione e salvo sorprese, all’alba con le ultimi riunioni delle correnti per assegnare i posti in direzione. Zingaretti ha infatti voluto accelerare l’iter per la formazione di tutti gli organi statutari dopo la sua vittoria alle primarie. Un modo per farsi trovare subito pronti alla campagna elettorale per le europee, ma non solo. Il 24 marzo si vota in Basilicata e il neo segretario sogna di debuttare con una vittoria. Per questo, la prima uscita ufficiale di Zingaretti segretario sara’ in Basilicata, lunedi’ 18 marzo. Prima di quel momento, pero’, occorre rendere il Partito democratico pienamente operativo, insediando l’assemblea nazionale, eleggendo il suo ufficio di presidenza, votando la direzione nazionale.

Poi, arrivera’ la segreteria, sulla quale Zingaretti sembra avere gia’ le idee chiare con, tra gli altri, Paola De Micheli vice segretaria, Andrea Martella responsabile organizzativo, Giuseppe Provenzano al Welfare, Michele de Pascale agli Enti Locali. Nuovo tesoriere sara’ il senatore Luigi Zanda, mentre Paolo Gentiloni e’ stato indicato quale prossimo presidente dell’Assemblea e, per estensione, del partito. Le correnti, dunque, alle 10,30 avranno pronte le loro liste di candidati alla direzione. Ma non si procedera’ immediatamente al voto. Il primo passo sara’ la lettura dei risultati definitivi delle primarie e la proclamazione di Nicola Zingaretti nel ruolo di segretario da parte del presidente della Commissione Congresso, Gianni Dal Moro. A quel punto Nicola Zingaretti salira’ sul palco e presentera’ la sua prima relazione da segretario con i punti programmatici del suo mandato: un intervento della durata di 40 minuti, al netto degli innesti ‘a braccio’ del segretario.

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I temi portanti saranno quelli legati all’Europa, anche in vista delle elezioni di maggio, ma soprattutto l’apertura del Partito Democratico all’esterno, al mondo dell’associazionismo, ai movimenti, con particolare attenzione alle donne che si sono mobilitate contro il disegno di legge Pillon e alle centinaia di migliaia di cittadini che, con il corte People di Milano, si sono mobilitate contro la recrudescenza razzista nel Paese. Inoltre l’ambiente: tema centrale nell’agenda di Nicola Zingaretti che ha voluto dedicare la vittoria alle primarie alle giovane Greta Thunberg. Al termine della relazione si votera’ l’Assemblea, il suo presidente e l’ufficio di presidenza con i due vice. L’Assemblea Nazionale del Pd e’ composta, da Statuto, da mille persone. Il numero dei componenti dell’Assemblea, pero’, aumenta per la presenza dei membri di diritto: gli ex segretari, i segretari dei partiti fondatori, gli ex premier, gli ex ministri, i titolari di cariche istituzionali e di quelle interne al partito. Fanno parte dell’Assemblea, poi, i segretari regionali del partito, i 300 delegati regionali, i 100 delegati dai gruppi parlamentari (60 per la Camera dei deputati, 30 per il senato e 10 per l’Europarlamento), quelli delle mozioni non ammesse alle primarie. In tutto, la platea di delegati dovrebbe essere composta da 1.130 persone circa.

Visto che le forze in campo “fotografate” dalle primarie parlano del 67% dei delegati per Zingaretti, 23% per Maurizio Martina e 11% per Roberto Giachetti, il neo segretario potra’ contare su circa 670 persone piu’ i membri di diritto a lui vicini. Dunque, circa 700 persone in tutto. Una volta insediata l’assemblea e votato l’ufficio di presidenza, questo prende posto sul palco e si procede all’elezione del tesoriere e della commissione di garanzia. Infine il voto sulla direzione: non e’ ancora chiaro se si procedera’ al voto palese o a scrutinio segreto. Nel secondo caso si procedera’ all’allestimento dei seggi. La direzione nazionale e’ composta da 120 membri eletti con metodo proporzionale in base ai risultati delle primarie. Anche la Direzione, come l’Assemblea, conta una serie di membri di diritto come il segretario, il presidente, i vicesegretari, il tesoriere, i capigruppo, i titolari di cariche istituzionali. Il segretario, tuttavia, puo’ allargare la direzione a venti personalita’ del mondo della cultura, del lavoro, dell’associazionismo, delle imprese. La direzione ha il compito di elaborare l’indirizzo politico del partito stesso, nonche’ di votare a maggioranza il meccanismo con cui l’Assemblea eleggera’ una segreteria (e un segretario) nazionale. La Direzione e’ diretta dal presidente dell’Assemblea, che la convoca di norma ogni due mesi o in casi eccezionali. Solo a questo punto il Partito Democratico ‘zingarettiano’ si potra’ considerare varato.

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