Il Pd stringe su coalizione, in settimana lista a sinistra. Ap verso separazione

Il Pd stringe su coalizione, in settimana lista a sinistra. Ap verso separazione
Il premier Paolo Gentiloni (sx) e il segretario del Pd, Matteo Renzi
11 dicembre 2017

Il Pd stringe i tempi sulla definizione del perimetro della coalizione. Il primo nodo dovrebbe essere sciolto oggi alla direzione di Ap. Alternativa popolare va verso una separazione consensuale: il tentativo e’ di non arrivare ad un voto con Lupi, Formigoni, Albertini e altri che ribadiranno di non voler andare insieme al Pd. “Proporro’ un accordo con persone come Fitto e come Cesa per una gamba moderata e autonoma, orgogliosamente autonoma, ma che sia anche capace di dialogare con Forza Italia”, afferma l’ex governatore della Lombardia. Al fianco dei democratici ci sara’ una lista di centristi che ruotera’ attorno alle figure di Lorenzin e Casini e che potrebbe vedere anche la partecipazione di altri esponenti moderati come Tabacci. In settimana (mercoledi’ o giovedi’) si definera’ anche la lista a sinistra: dopo il passo indietro di Pisapia si punta sul sindaco di Cagliari Zedda, su Smeriglio, Bonelli, Nencini, Ragosta. Domani il sindaco di Cagliari sara’ a Roma per degli incontri. Si sta studiando il simbolo: una delle ipotesi e’ che la lista si chiami Sinistra progressista e preveda il logo dei Verdi e dei Socialisti. Il nome non e’ ancora definito ma la tesi e’ di inserire la parola sinistra per cercare di richiamare anche chi e’ orientato a partecipare al progetto di Grasso.

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C’e’ anche chi vorrebbe che al battesimo dell’aggregazione fosse presente anche Tsipras. La lista, riferisce chi sta lavorando al ‘dossier’, nasce con l’attivismo dei prodiani e dovrebbe avere l’incoraggiamento dell’ex presidente del Consiglio. Segnali in questo senso sono arrivati nelle ultime 48 ore, spiegano le stesse fonti. Prodi tra l’altro dovrebbe inviare un messaggio all’iniziativa sul clima in programma sabato. Renzi in ogni caso ha chiesto di accelerare per chiudere il perimetro e attende anche la formazione di Della Vedova e Bonino +Europa. “Inizia la campagna elettorale e penso che sia importante discutere di argomenti concreti per il futuro”, attacca Renzi, “noi come Pd abbiamo le idee chiare: siamo convinti europeisti ma vogliamo un’Europa diversa da quella tecnocratica che troppo spesso abbiamo conosciuto”. Nel Pd intanto si discute anche di candidato premier: “Credo che sia ragionevole discutere su quale oggi sia la formazione di gioco migliore per giocare questa partita”, afferma il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. “Gentiloni e Renzi insieme possono fare molto”, si limita a dire il ministro Calenda. Nel centrodestra interviene Brunetta: “Vogliono fare una lista Gentiloni? La facciano pure. Questi sono solo imbrogli nei confronti degli elettori, nulla piu'”.

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