Piano di settore sul florovivaismo e’ realta’

5 agosto 2014

Il Piano di settore sul florovivaismo e’ realta’. “Finalmente abbiamo dotato uno dei comparti piu’ dinamici della nostra economia agricola di uno strumento che ne individui i punti di forza e di debolezza, gli interventi e le linee d’azione per il suo potenziamento economico e produttivo, al fine di renderlo sempre piu’ competitivo sui mercati comunitari e internazionali”. Commenta cosi’ il Sottosegretario di Stato alle Politiche Agricole, Giuseppe Castiglione, l’approvazione del Piano in Conferenza Stato Regioni. “Questo Piano – aggiunge – rappresenta una marcia in piu’ per il florovivaismo italiano che deve proseguire il positivo percorso compiuto finora grazie ai numerosi imprenditori italiani”.

Il MiPAAF, in sinergia con altre Istituzioni pubbliche a livello centrale, regionale e locale, segue costantemente l’andamento del comparto, che rappresenta il 5% dell’intera produzione agricola (PLV), e che ultimamente ha vissuto anni di crisi. “Le difficolta’ del comparto – dichiara Castiglione – hanno spinto il Ministero a portare avanti una serie di approfondimenti tecnici con i rappresentanti del Tavolo di filiera per l’aggiornamento del Piano Nazionale del settore e per proporre linee guida innovative che le Regioni possono tradurre in azioni operative sul territorio, anche attraverso l’attuazione dei Piani di Sviluppo Rurale 2014-2020 in fase di predisposizione”.

Tra le strategie d’intervento inserite nel Piano di settore figurano: l’aggiornamento normativo, la formazione professionale, la valorizzazione e la qualificazione delle produzioni, la ricerca e la sperimentazione, la comunicazione, la promozione, la logistica ed azioni di informazione a livello dell’Unione europea per evidenziare le problematiche riscontrate.

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“Basta pensare – conclude Giuseppe Castiglione – che il florovivaismo non ha mai potuto godere, a livello di regolamentazione comunitaria, di una OCM specifica che prevedesse tutta una serie di opportunita’ e di finanziamenti cosi’ come e’ previsto, ad esempio, per il settore dell’ortofrutta nel quale era inserito. Con l’avvenuta costituzione dell’OCM unica, di cui al Regolamento (CE) n.1234 del Consiglio del 22 ottobre 2007, il comparto delle piante vive e dei prodotti della floricoltura viene incorporato in una normativa unica per tutti i settori. E’ evidente che le problematiche del comparto, quale, ad esempio, l’adeguamento dei codici doganali ormai superati, devono trovare adeguata trattazione in sede europea per valorizzare il Made in Italy del florovivaismo e rilanciare le nostre imprese nazionali”.

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