Pisapia gela Bersani: “Progetto coalizione c’e’ ancora?”. E Crocetta saluta i siciliani

5 settembre 2017

Rosario Crocetta scioglie la riserva. Giuliano Pisapia no. Il presidente uscente della Regione siciliana ha riunito i suoi per ufficializzare la decisione di non correre per la presidenza della Regione. Una scelta maturata ieri durante l’incontro con il segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi. Dopo 18 ore di attesa, giustificata dal fatto di dover informare prima la direzione regionale del Pd, Crocetta ha convocato i giornalisti ai quali ha detto, in premessa, “vi manchero’ certamente”. Poi, ha illustrato il progetto che ha in mente per se stesso e per il suo Megafono: “saro’ capolista del Megafono a Palermo, Messina e Catania. Ci saremo a tutti gli appuntamenti regionali e nazionali”. Quello della sua presenza e della lista del Megafono nelle principali citta’ siciliane e’ stata la condizione necessaria all’accordo con il segretario del Partito Democratico. Crocetta lo ha ribadito anche oggi quando ha sottolineato che “senza il pieno riconoscimento politico, senza legittimazione del movimento, del Megafono e del mio ruolo, l’accordo salta”. Una ipotesi nefasta per il Partito democratico se e’ vero che Crocetta, come lui stesso dice, in Sicilia puo’ contare da solo il 24 per cento dei consensi, quanto gli basterebbe per piazzarsi davanti a Micari.

Giuliano Pisapia, invece, non ha ancora ufficializzato la scelta di sostenere Fabrizio Micari, rettore dell’Universita’ di Palermo e candidato del Pd, che anche Alternativa Popolare, il partito di Angelino Alfano, dovrebbe sostenere (ma il ministro degli Esteri non ha ancora ufficializzato la decisione). Il leader di Campo Progressista ha visto i suoi piu’ stretti collaboratori a Roma e, al termine della riunione, e’ stato raggiunto dai giornalisti ai quali ha detto di “non condividere le scelte fatte in Sicilia da Mdp”, ovvero la candidatura di Claudio Fava da parte di Pierluigi Bersani e gli altri fuoriusciti dal Partito Democratico. Non solo: “Il problema con Mdp e'” capire “se rimane il progetto originario di una coalizione di centro sinistra, sfidante il Pd, ma di centrosinistra”. A breve ne e’ seguito un comunicato in cui Pisapia rimprovera al Pd di aver lavorato “a uno schema di alleanze ambigue e innaturali rispetto al mondo progressista”, chiaro riferimento ad Alfano e Ap, e ad Mdp di riproporre “uno schema di testimonianza, seppur nobile (riferimento a Claudio Fava, ndr.), gia’ fallito in passato”. Da qui la decisione di non schierarsi ancora ma di insistere nel lavoro di cucitura di una alleanza di centrosinistra larga e inclusiva. E l’appello al Pd e Mdp perche’ di convochi un tavolo unitario per ricomporre le rispettive posizioni. Non c’e’ stato, al momento, il tanto faccia a faccia tra lo stesso Giuliano Pisapia e Roberto Speranza. I due si sarebbero dovuti incontrare oggi, si parlava di un vertice in mattinata.

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