Pisapia-Mdp, ancora gelo. Emissari a lavoro ricucire strappo

Pisapia-Mdp, ancora gelo. Emissari a lavoro ricucire strappo
27 luglio 2017

Un documento per capire se ci sono le condizioni per andare avanti con Articolo uno. Una serie di punti per capire chi intende aderire al progetto di ‘Insieme’. Pisapia e i suoi, riferiscono fonti parlamentari, stanno lavorando ad un ‘manifesto politico’. Per ribadire, nero su bianco, quali dovrebbero essere le basi programmatiche del movimento. “Se il documento verra’ respinto allora ognuno andra’ per la propria strada”, spiega uno dei fedelissimi dell’ex sindaco di Milano che ha avuto un colloquio telefonico con Speranza. Al momento restano le distanze, anche se non e’ escluso che un incontro possa esserci la prossima settimana. Gli emissari stanno provando a ricucire lo strappo ma dietro le quinte e’ scontro anche per le critiche mosse da Articolo 1 a Campo progressista sulla mancanza di democrazia. “Non abbiamo paura di primarie aperte ma bisogna farle per convincere gli elettori non per poter contare di piu’ – ragiona un esponente vicino a Pisapia -, abbiamo portato avanti il lavoro di 350 Officine sul territorio, piuttosto sono loro che autonomamente hanno costituito un coordinamento con Speranza, Scotto e Rossi”. Sul campo ci sono ancora le scorie della rottura del dialogo avvenuta martedì.

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Perche’ se l’avvocato milanese si dice deluso per i continui bombardamenti alla sua leadership e ritiene assurda la tesi di chi vuole un nuovo soggetto politico e allo stesso tempo non intende procedere attraverso lo scioglimento di Mdp, dall’altra parte si ragiona sulla necessita’ di dare rappresentanza agli iscritti e si ribadisce quale direzione dovrebbe essere presa. “Ma – osserva un ex dem – noi non vogliamo tessere. Tuttavia un processo vero di democrazia ci deve essere. Abbiamo gia’ detto no a Renzi come uomo solo al comando”. Si capira’ alla ripresa dei lavori parlamentari se il progetto ‘Insieme’ avra’ ancora la forza per camminare. Il tentativo in atto e’ quello di non spezzare il filo del confronto. Di ripartire dalla manifestazione di inizio luglio. Il timore, infatti, e’ il rischio indebolimento su entrambi i fronti. “Sul piano politico sono convinto che non si puo’ fare politica col torcicollo. Ma per farlo – osserva Scotto – dobbiamo essere realisti: le politiche di questi anni su lavoro, sulla giustizia sociale e la democrazia rendono impossibile oggi l’alleanza col Pd di Renzi”. “Il processo costituente di una sinistra di governo a cui stiamo lavorando, prosegue con convinzione – spiega Laforgia -. Stemperiamo le tensioni di questi giorni e alziamo lo sguardo sul Paese. Lavoro, equita’ sociale e un grande piano di investimenti pubblici sono le priorita’ su cui fondare il progetto. Ci vuole discontinuita’ con le politiche di questi anni”.

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