Più compravendite ma prezzi in calo

Più compravendite ma prezzi in calo
2 aprile 2018

Nel 2017 il mercato immobiliare ha registrato una crescita del 5,1% delle compravendite mentre continua il calo dei valori che, per le abitazioni, e’ stato dell’1,15%. Questi i dati del Rapporto sul mercato immobiliare elaborato dalla Federazione italiana agenti immobiliari professionali(Fiaip) insieme ad Enea e I-Com. Lo studio, rileva, inoltre, che “aumentano del 15% gli italiani che intendono acquistare casa”, anche grazie al “momento molto positivo per l’erogazione del credito nel nostro Paese”. Insomma, uno scenario in chiaroscuro per Fiaip che evidenzia un’accelerazione ancora tenue del mercato, favorita dai buoni valori reddituali registrati esclusivamente in alcune citta’ capoluogo di regione, dove vi e’ un incremento degli investimenti immobiliari: Si tratta per lo piu’ di acquisti di immobili da mettere a reddito nelle citta’ d’arte, dove il mercato della ricettivita’ delle case vacanze e’ in netta crescita. In generale, le compravendite di abitazioni in Italia, nel 2017, hanno segnato un’ulteriore crescita per gli scambi immobiliari, proseguendo lentamente il cammino iniziato negli ultimi anni (+5,1%). Un cambio di passo, rispetto al passato, che non si e’ pero’ ancora tradotto in una ripresa generale dei prezzi. L’aumento del numero delle compravendite immobiliari e’ stato trainato dai buoni risultati registrati in alcuni capoluoghi di regione e dalle aste immobiliari, che nell’anno appena concluso, hanno fatto segnare il numero di oltre 230.000 esecuzioni immobiliari.

Permangono i segnali della crisi

Nella maggioranza delle provincie permangono invece i segni tangibili di una crisi che ha messo a dura prova il settore, dove sono scarsi gli investimenti in immobili sia in ambito residenziale, che nel terziario. Nel complesso, il mercato indica, rispetto all’anno precedente, un andamento medio dei prezzi immobiliari in diminuzione sia per le abitazioni (-1,15%) che per uffici (-6,2%), negozi (-5%) e capannoni ( -4,1%). Non mancano tuttavia realta’ che registrano un aumento dei valori immobiliari. L’approfondimento effettuato dagli agenti Fiaip in nove realta’ urbane, evidenzia una prima crescita dei prezzi per le abitazioni per alcune citta’ Bologna (+3 %), Milano (+2,8%) Firenze ( +2,3%) Napoli (+ 1,3%), Palermo (+1%). Viceversa, si registrano cali di valore a Roma (-1,18%), Torino (-1,4,%), Cagliari(-3,3%) e Genova (-3,5%). Secondo la federazione degli agenti immobiliari, ci troviamo di fronte a “un mercato immobiliare ancora in assestamento, dove l’offerta e’ in crescita, aumenta la domanda e si riduce il divario fra prezzi richiesti e prezzi di realizzo (-10%)”. Buoni segnali inoltre si registrano anche quest’anno sulle contrazioni dei tempi di vendita e la riduzione di sconto praticato. Per quanto riguarda le locazioni, rispetto al 2016, si registra un aumento dei contratti, con un volume per il residenziale del +12% rispetto al 2016, mentre il segno resta negativo per uffici e capannoni. Anche per le locazioni abitative i prezzi medi hanno subito una flessione moderata (-0,50%), favorita anche dall’applicazione sistematica della cedolare secca, mentre permane una forte diminuzione per il settore commerciale: la diminuzione arriva al 7% per i capannoni.

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Guardando al futuro, per il 2018 lo studio prevede “una progressiva stabilizzazione dei prezzi degli immobili”, anche se “le incertezze prodotte da un eventuale instabilita’ politica potrebbero riflettersi negativamente sul mercato immobiliare, mentre lo stesso mercato troverebbe giovamento al formarsi di un Governo stabile che introducesse politiche fiscali che permettessero un abbassamento della pressione fiscale complessiva sulla casa”. In particolare, “per alcune citta’, quali Milano, Napoli Bologna e Firenze, si prevede un trend positivo anche nel 2018 per quanto riguarda i valori”. E’ previsto anche “un rialzo dei canoni di locazioni generalizzato in molte citta’ metropolitane dove la ripresa si sta facendo piu’ concreta e dove oggi si fanno ottimi affari per immobili da mettere a reddito, in particolar modo nelle citta’ d’arte dove il mercato della ricettivita’ alternativa a quella alberghiera e’ in netta crescita”. Sono sempre di piu’, infatti, le richieste di affitto anche per brevi periodi, da parte di turisti, manager e persone che necessitano del comfort di una casa anche per brevi periodi. Lo studio evidenzia infine che “gli italiani ancora non sfruttano al meglio le agevolazioni per la ristrutturazione edilizia per interventi di efficientamento energetico, cosi’ come gli incentivi per interventi su vecchi edifici esistenti per renderli sempre piu’ sicuri contro i terremoti”.

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