Polmoniti e legionella, cresce l’allarme al Nord. Altro decesso a Torino

Polmoniti e legionella, cresce l’allarme al Nord. Altro decesso a Torino
11 settembre 2018

Cresce l’allarme nel Nord Italia per i casi di polmonite, in buona parte dovuti alla legionella: a Torino e’ morta in clinica una donna di 61 anni che potrebbe aver contratto il virus mentre si trovava in vacanza. A preoccupare, pero’, e’ soprattutto la Lombardia, dove ci sono gia’ stati due decessi, uno con diagnosi accertata di legionella, e 196 ricoveri. In particolare sono gravi le condizioni di un 29enne bresciano in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva del San Gerardo di Monza. Il giovane e’ stato collegato alla macchina “Ecmo” per la pulizia del sangue, dopo aver contratto il batterio della legionella. Dopo un tentativo di ventilazione non invasiva, giovedi’ scorso il 29 enne e’ stato intubato e sottoposto a ventilazione meccanica.

Le sue condizioni sono stabili, ma “aveva gia’ un quadro clinico molto complesso”. L’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, ha riferito al Consiglio regionale che il 70% delle persone colpite dalla polmonite sono uomini e tendenzialmente over 60, con poche eccezioni, ma ha assicurato che “la curva epidemica e’ in calo” e “non ci sono dati che inducono a ritenere che ci siano nuovi casi”. Finora tutti i malati avevano un fisico fortemente debilitato. Almeno in 12 casi e’ stato accertato che si tratta di legionella. L’unico decesso sicuramente legato a questo virus e’ quello di una paziente di 69 anni di Mezzane di Calvisano, nel Bresciano, morta il 7 settembre per polmonite. Un altro caso riguarda un 82enne della provincia di Lecco morto sabato scorso all’ospedale di Desio (Monza-Brianza) per una sospetta polmonite da legionella.

I casi di polmonite erano iniziati nella pianura bresciana ma ora hanno raggiunto il Mantovano (nel solo ospedale di Asola ci sono 22 ricoverati) e il Cremonese. Al momento, comunque, le autorita’ lombarde non ritengono sia necessario chiudere le scuole o raccomandare di non bere l’acqua del rubinetto, anche perche’ bambini, i giovani e le persone che non hanno problemi di salute non sono stati colpiti. La Malattia del Legionario, piu’ comunemente definita legionellosi o legionella, e’ un’infezione polmonare causata dal batterio Legionella pneumophila. Il genere Legionella era stato cosi’ denominato nel 1976, dopo un’epidemia diffusasi tra i partecipanti al raduno della Legione Americana al Bellevue Stratford Hotel di Philadelphia. La legionellosi viene normalmente acquisita per via respiratoria dai virus che si possono annidare in condotte cittadine e impianti idrici degli edifici come serbatoi, tubature, fontane e piscine. I piu’ esposti sono anziani, fumatori, malati cronici e immunodepressi.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti