“Il polo industriale piu’ verde d’Europa”, a Gela cantieri di lavoro e assunzioni avanti tutta

“Il polo industriale piu’ verde d’Europa”, a Gela cantieri di lavoro e assunzioni avanti tutta
15 dicembre 2016

“Il polo industriale piu’ verde d’Europa”. La definizione e’ del presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta che oggi pomeriggio con Eni ha fatto il punto sullo stato di avanzamento del protocollo di intesa siglato il 6 novembre 2014 per la raffineria di Gela. La societa’ ha confermato che le attivita’ procedono in linea con quanto previsto, “anzi, con un ulteriore accelerazione su cantieri e occupati”, ha sottolineato Francesco Manna, responsabile dei rapporti con le istituizioni locali di Eni. Dalla firma del protocollo l’impegno di spesa sostenuto ammonta a circa 400 milioni di euro. Sul fronte occupazionale, “nel 2016 la previsione di impiego medio annuo di risorse dell’indotto e’ superiore alle 1300 risorse rispetto all’impegno previsto nel Protocollo di impiegarne 1200”, ha spiegato Manna. Anche nel 2015 gli impegni sono stati rispettati: gli occupati dell’indotto sono stati 1.062, ossia un 18% in piu’ rispetto ai 900 previsti nel Protocollo. Sono stati avviati 119 cantieri 65 dei quali completati.

Relativamente alla Green Refinery, ha affermato Luigi Ciarrocchi, responsabile Programma Gela, le attivita’ di costruzione della fase 1 del progetto, che prevede la riconversione degli asset esistenti di Raffineria per poter lavorare olio di palma raffinato (tecnologia Ecofining) in alternativa al ciclo tradizionale, sono state avviate a inizio aprile 2016, immediatamente a seguito della conclusione il 24 marzo scorso dell’iter autorizzativo della fase 1. “In parallelo – ha proseguito – si stanno portando avanti le attivita’ propedeutiche per la seconda fase del progetto che prevede l’utilizzo di un impianto Steam Reforming per la produzione di idrogeno e dell’impianto per il trattamento dell’olio di palma e delle materie prime di seconda generazione costituiti dagli scarti della produzione alimentare, come gli olii esausti o i grassi animali”. A oggi, soltanto per le attivita’ di riconversione della Raffineria di Gela stanno lavorando circa 200 risorse locali per un totale di circa 160 mila ore lavorate. Per il 2017 si prevede di superare le 400 unita’ locali. Complessivamente, nei cantieri della raffineria, includendo anche le attivita’ di manutenzione e di miglioria e modifica, attualmente sono impiegate piu’ di 600 persone dell’indotto locale.

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Per quanto riguarda l’attivita’ upstream, l’impegno economico sostenuto e’ stato pari a circa 260 milioni di euro per interventi di valorizzazione dei campi maturi, migliorie e modifiche e preservazione degli impianti e condotte. Relativamente allo sviluppo dei giacimenti a gas di Argo e Cassiopea nel Canale di Sicilia, dopo la sentenza del Consiglio di Stato, del 31 Agosto scorso, che ha respinto il ricorso di alcune associazioni ambientaliste e di quattro comuni siciliani, Eni ha confermato la volonta’ di portare avanti il progetto e ha presentato un’ipotesi di ottimizzazione che prevede di ricollocare a terra, nelle aree rese disponibili dalla raffineria, gli impianti di trattamento del gas previsti inizialmente a mare su una nuova piattaforma. Una soluzione, e’ stato ribadito, che consente di recuperare in parte i ritardi nella realizzazione dell’opera, dovuti ai ricorsi ammnistrativi, di acquisire tangibili benefici in termini di riduzione dell’impatto ambientale, massimizzazione delle ricadute sull’economia e sull’occupazione locale e permette il recupero di aree della Raffineria gia’ bonificate ed utili ad ospitare i nuovi impianti.

Nel campo del risanamento ambientale a Gela ad oggi tutte le attivita’ di risanamento autorizzate sono concluse o in corso di realizzazione. Dalla firma del Protocollo sono stati spesi circa 85 milioni di euro e avviati 34 cantieri di cui 12 gia’ completati, nonostante alcuni ritardi nel rilascio delle autorizzazioni. Di significativa rilevanza l’apertura del cantiere per l’avvio della dismissione completa degli impianti ed il risanamento delle aree dell’ex impianto di Acido Fosforico della societa’ Isaf Spa (societa’ in liquidazione partecipata al 52% da Syndial Spa e al 48% dall’Ente Minerario Siciliano). L’avvio del cantiere e’ avvenuto l’11 novembre 2016 a meno di due mesi dal rilascio delle prime autorizzazioni avvenuto il 19 settembre 2016. L’investimento previsto sul territorio per tale attivita’ e’ di circa 50 milioni di euro complessivi per un impiego occupazionale a regime di circa 80 risorse. Il Safety Competence Center, inaugurato nel gennaio 2015, prosegue nella sua attivita’ di formazione nel campo della sicurezza e a oggi ha formato circa 137 risorse delle quali 112 sono attualmente occupate in 180 cantieri e impianti Eni in Italia, in ambito Upstream e Downstream; 15 sono impiegate a Gela fra attivita’ di staff e attivita’ del Safety Training Center e le restanti distaccate presso le consociate Upstream all’estero. Nel campo della formazione nel campo della sicurezza, Eni e’ andata oltre l’impegno indicato nel Protocollo, realizzando un centro per erogare corsi di formazione, addestramento e aggiornamento in ambito di primo soccorso, nel settore antincendio e altre attivita’ connesse allo svolgimento delle operazioni in cantiere.

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Il Safety Training Center, che sara’ completamente operativo entro fine del corrente anno, sara’ in grado di accogliere circa 700 risorse all’anno, prevalentemente provenienti dall’area Sicilia. Relativamente alla chimica verde, e’ stato completato la studio di fattibilita’ industriale del progetto guayule. Per quanto riguarda la filiera agricola e’ stata avviata lo scorso Giugno la sperimentazione in campo con la coltivazione di 100 mila piantine di guayule presso due aziende agricole appartenenti all’Ente di sviluppo agricolo della Regione Sicilia. I primi risultati saranno disponibili nella seconda meta’ del 2017. Nel campo della mobilita’ “green”, andando oltre a quanto previsto nel Protocollo, il 14 settembre scorso e’ stata sottoscritta una Lettera di Intenti tra Mise, Regione Sicilia, Comune di Gela ed Eni per condurre uno studio congiunto di fattibilita’ per la realizzazione di una base logistica di Gas Naturale Liquefatto a Gela. L’accordo, della durata di circa 6 mesi, ha l’obiettivo di verificare la sussistenza delle condizioni tecniche e commerciali per sviluppare una iniziativa di mobilita’ green a livello industriale a Gela. Nel campo delle tecnologie innovative continua l’impegno di Eni sul territorio con lo sviluppo di iniziative per la sperimentazione di nuove tecnologie nel campo ambientale e l’applicazione di fonti energetiche rinnovabili. A livello ambientale, Syndial sperimentera’ sui siti Eni di Gela alcune tecnologie innovative, con brevetti propri, per la bonifica di suoli e falde. Per quanto concerne la produzione di energia da fonti rinnovabili, Eni ha confermato l’impegno nel portare avanti l’installazione in Sicilia di pannelli fotovoltaici in aggiunta a quanto gia’ realizzato presso il perimetro dell’ex petrolchimico di Gela dove dal 2014 sono in produzione 5 MW. I candidati per la realizzazione dei progetti in Sicilia sono Priolo, Gela e Augusta, che vanno ad aggiungersi agli altri siti selezionati in Italia.

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