Pompei, riaprono al pubblico le case del Championnet e Marinaio

Pompei, riaprono al pubblico le case del Championnet e Marinaio
22 settembre 2017

Riaprono al pubblico i 60 ambienti riccamente decorati noti come casa del Championnet, dal nome del generale francese, Jean Etienne Championnet, che nel 1798, dopo la fuga di re Ferdinando IV da Napoli, continuo’ gli scavi avviati dai Borbone nel sito archeologico. Il restauro, nell’ambito degli interventi di messa in sicurezza della Regione VIII del Grande progetto Pompei, ha riguardato sia gli apparati decorativi, parietali e pavimentali, sia le strutture architettoniche; e, per la prima volta, propone delle coperture in carpenteria metallica rivestita da lastre di Corian di colore neutro per proteggere i mosaici piu’ delicati e porzioni di muratura. Riapre anche la domus del Marinaio, nota per il ricco mosaico che rappresenta sei navi al sicuro nei loro approdi in uno dei due ambienti di ingresso. Il progetto di restauro e rifunzionalizzazione dell’area ha anche visto la realizzazione di opere per migliorare l’accessibilita’ e la fruizione del casa del Championnet con l’uso di passerelle metalliche e scale. In particolare, in uno degli ambienti sotterranei del complesso si e’ ripristinato l’originaria funzione di cucina e sono visibili sul bancone tutti i recipienti usati per la cottura in eta’ imperiale, dalle olle per bollire fino ai tegami per friggere e le pentole su tripodi di ferro e i mortali per macinare, tritare e mescolare tutti gli ingredienti.

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Il grande complesso residenziale probabilmente destinato ad un unico occupante era costituito da due domus ad atrio collegate da un corridoio e unite dopo l’acquisizione dell’area nella quale verra’ realizzato poco prima del 79 dopo Cristo, anno dell’eruzione del Vesuvio, un grande peristilio con una vasca per la piscicoltura che ha fatto guadagnare a questo spazio aperto l’appellativo di ‘cortile delle murene’. Il cortile costituisce tra l’altro l’elemento di congiunzione tra il complesso e la casa dei Mosaici geometrici aperta qualche mese fa. L’intero complesso del Championnet e’ grande 4100 metri quadrati, circa la meta’ dei quali coperti dalla casa dei Mosaici. E’ un quartiere esclusivo dell’antica Pompei per la sua vicinanza alla principale piazza urbana, al Foro, e rappresenta un unicum perche’ si articola su terrazze, rampe e portici tutti con vista panoramica sul golfo e verso le isole, una concezione atipica rispetto alla domus tradizionale largamente testimoniata a Pompei che aggrega gli ambienti della casa intorno a un atrio, quasi a raccogliere la vita intima della famiglia, lasciandola fuori dagli spazi esterni.

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La domus del Marinaio, portata alla luce a partire dal 1871, e’ un’altra perla di eleganza nella citta’ antica con le sue terme private, elegantemente decorata ma che sfrutta tutti i suoi ambienti di deposito e magazzini tanto da ospitare un panificio all’interno. L’edificio fu completamente bombardato nel 1943. Anche in questo caso l’elemento centrale della casa, il raccordo tra due strutture diverse poi inglobate in una unica, e’ il giardino posto a quota inferiore rispetto al quartiere residenziale principale. All’interno del giardino, come documento ha una forma una foto d’archivio della Soprintendenza, agli inizi del ‘900 era stata raccolta una collezione di anfore, un numero elevato di esemplari provenienti da luoghi diversi del sito. Una collezione straordinaria, andata distrutta completamente proprio dalle dalle bombe sganciate dagli aerei il 13 settembre di 74 anni fa. Per lasciare traccia in memoria di questo evento, e’ stato raccolto un cumulo di cocci residui all’interno del cratere di una delle bombe che colpirono questo settore della domus. Tornano fruibili dunque quartieri panoramici dell’antica Pompei grazie a due importanti interventi di messa in sicurezza, offrendo anche un percorso sotterraneo con in esposizione reperti originali in piu’ ambienti delle due strutture secondo un progetto di musealizzazione diffusa.

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